ROMA – Questo Parlamento non ha ''ne' la voglia ne' i titoli morali'' per cambiare la legge elettorale. Lo afferma alla Stampa il leader di Sel, Nichi Vendola, che emette un duro giudizio sul governo: ''Al netto dello stile che apprezzo, rappresenta un'Europa che sta morendo''.
Sulle liberalizzazioni, Vendola osserva: ''Le lenzuolate di Bersani all'epoca del governo Prodi erano liberalizzazioni piu' corpose e radicali, oggi vedo provvedimenti modesti accompagnati da un'enfasi propragandistica che mi ricorda il nostro recente passato. Tuttavia – aggiunge – qualcosa di positivo c'e sulle farmacie e sui notai''. Ma in sostanza, afferma Vendola, ''la montagna ha partorito il topolino''.
Su una possibile coalizione con Bersani e Di Pietro, il leader di Sel fa sapere: ''Io sostengo il primato della politica sulla tecnica. ai soggetti politici con i quali vorrei allearmi dico che la crisi e' figlia della destra mondiale. E che di conseguenza non esiste una via d'uscita che non passi per un programma di sinistra''.
''In ogni caso – aggiunge Vendola – il Pd deve sapere che se scegliesse la strada della primavera tecnocratica, rompendo con Sel e Idv, noi non ci rinchiuderemo in un recinto identitario ed estremistico, non faremo la nuova Rifondazione comunista. Al contrario tenteremmo di costruire un'alternativa di sinistra, politica e di governo, e contando sui loro elettori''.
