La questione torna di tanto in tanto come caso nazionale, più o meno dal 1958 ad oggi: case chiuse sƬ o no? Ovvero, ed ĆØ un dibattito che ĆØ iniziato subito dopo l’apporvazione della Legge Merlin che le case chiuse le mise fuori legge, meglio creare dei “luoghi di piacere”, dando per assodato che la prostituzione c’ĆØ ed ĆØ il mestiere più antico del mondo, oppure vietarli e cosƬ facendo magari nascondere il problema sotto il tappeto? La questione, sempre più dirompente, come detto si va riproponendo in Italia di continuo. Adesso ĆØ la volta di Roma dove il sindaco Gianni Almenno, dopo aver varato nel 2008 una ordinanza anti prostituzione, chiede a gran voce una legge nazionale contro le prostitute. Proprio mentre nella Capitale vengono scoperte nuove e “ricche” case chiuse.
Ad agosto a Roma sono state identificate 600 ragazze e 300 hanno ricevuto il foglio di via e il fenomeno della prostituzione in abitazioni private ĆØ in forte crescita. MercoledƬ, ad esempio, ĆØ stata scoperta un’altra casa di piacere nel quartiere Esquilino, a viale Manzoni. Diverse ragazze, o escort, tutte colombiane, che arrivavano a guadagnare anche 30 mila euro al mese. Giochi erotici, orge, prestazioni che costavano anche 400 euro a serata per le centinaia di clienti che ogni giorno affollavano l’appartamento. Prestazioni che venivano anche filmate con i telefonini dalle ragazze e poi messi on line.
Dopo aver sentito queste notizie Alemanno torna alla carica dicendo che la sua ordinanza anti prostituzione del 16 settembre 2008, “da sola non ĆØ sufficiente, ma serve lāintroduzione di un reato specifico per avere risposte concrete”.
“Il ministro dellāInterno – ha spiegato Alemanno – sta preparando un decreto legge sulla sicurezza urbana che potrĆ contenere norme importanti per noi, in particolare sui temi dellāallontanamento dei cittadini comunitari ma anche soluzioni e provvedimenti sulla prostituzione e il vagabondaggio”.
