Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Così il premier Silvio Berlusconi, a quanto riferiscono i suoi più stretti collaboratori, ha commentato la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato parzialmente il legittimo impedimento, definendola ”un compromesso accettabile”. Il presidente del Consiglio, spiegano le stesse fonti, si attendeva un esito di questo tipo e ha ribadito che la decisione non influenzerà in alcun modo l’esecutivo: sono tranquillo, andiamo avanti, avrebbe detto il Cavaliere.
Sa palazzo Chigi, però, fanno sapere che ”il presidente Berlusconi non ha commentato né intende commentare la sentenza della Corte Costituzionale”.
Berlusconi ha valutato con attenzione la decisione della Suprema Corte con i più stretti collaboratori e consiglieri: dal Guardasigilli Angelino Alfano al portavoce Paolo Bonaiuti, dall’avvocato Niccolò Ghedini al coordinatore del Pdl Denis Verdini. Dall’analisi della sentenza è nato il comunicato congiunto dello stesso Ghedini e dell’altro legale Pietro Longo. Da palazzo Grazioli poi è stata dettata la linea a tutto il Pdl, in cui Berlusconi chiedeva a tutti di sottolineare la ‘parte piena del bicchiere’ (ovvero la conferma dell’impianto del legittimo impedimento da parte della Consulta).
Con i suoi il premier, ovviamente, si è lasciato andare ad altri commenti di carattere più politico: a cominciare dal fatto che si trattava di una decisione attesa visto che lui stesso non si aspettava un via libera dalla Corte, ma prevedeva appunto un compromesso. Mediazione che lo soddisfa solo in parte naturalmente visto che la Consulta a suo giudizio continua a influenzare le decisioni del Parlamento. Ad ogni modo il fatto che il principio del legittimo impedimento sia stato accettato dai giudici fa parlare il premier di bicchiere mezzo pieno.