«Cosa fatta capo ha». È il commento del presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro alla promulgazione del legittimo impedimento da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
«Per quanto ci riguarda – aggiunge – non perderemo neppure un momento a disquisire di chi sia la colpa e, soprattutto, a chi giovi questo provvedimento che riteniamo incostituzionale e immorale. Per questo, chiederemo direttamente ai cittadini, tramite referendum, come abbiamo fatto con il lodo Alfano, se sono d’accordo sul fatto che in uno stato di diritto, come riteniamo debba essere il nostro, si possa accettare che alcune persone non vengano sottoposte a processo come succede a tutti gli altri cittadini quando vengono accusati di aver commesso un reato».
Dello stesso avviso il suo compagno di partito Luigi De Magistris: «Il legittimo impedimento è una legge ingiusta e vergognosa che contrasta con l’articolo 3 della Costituzione cioè con il sacro principio dell’uguaglianza giuridica dei cittadini, fondamento della nostra democrazia. Siamo al compimento del piano reazionario e autoritario di Berlusconi, che sta impunemente instaurando un regime dove il potere è al di sopra della legge umana e anzi ne dispone a suo vantaggio, piegandola e stravolgendola secondo i propri personali interessi giudiziari».
«È una pagina triste per il Paese», aggiunge De Magistris osservando che l’Italia è «costretta a sopportare questa ennesima ferita istituzionale nonostante la società civile si sia mobilitata in ogni modo per contrastarla».