Milano, la Moratti e la riconferma: in mezzo una grana chiamata urbanistica

Letizia Moratti

Dalla montagna di osservazioni che è arrivata per ostacolare l’approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico di Milano arriva l’insidia maggiore alla rielezione del sindaco della metropoli meneghina, Letizia Moratti. Incassato l’ok definitivo del Bureau Internazional des Espositions per la registrazione ufficiale di Milano come sede dell’Expo 2015, per la Lady di ferro lombarda si apre il secondo fronte con cui consolidare la sua posizione in vista della tornata elettorale della primavera prossima. Ma sarà una strada irta di difficoltà. Il Piano del governo del territorio che manderà in pensione un Prg ventennale dopo un primo passaggio in Consiglio la scorsa estate ha ricevuto dopo la pubblicazione 4.411 osservazioni. Il testo definitivo dovrà uscire dall’aula entro il 14 febbraio, ma i tempi sono ancora più stretti di quanto possa sembrare.

Lady Moratti spera di festeggiare un buon San Valentino e consolidare la sua posizione in vista della sfida con Giuliano Pisapia, uscito vincitore dalle primarie del Pd. Sempre che come terzo incomodo non si presenti anche Gabriele Albertini. Ma le tempistiche fissate dalla legge regionale urbanistica sono implacabili. Con la presentazione delle osservazioni si apre infatti un arco di tempo di 90 giorni, ma questi rilievi devono essere prima di tutto digitalizzati perché in Comune si potevano presentare solo in formato cartaceo. Un contrattempo ma non da poco, poi entreranno in Commissione urbanistica che li esaminerà uno per uno. Intanto il Consiglio sarà impegnato con l’approvazione del bilancio previsionale per l’anno nuovo. Sopratutto bisogna aspettare l’ok al Pgt da parte dell’Arpa e della Provincia, il cui termine ultimo è metà gennaio. Insomma alla fine di questo lungo percorso ad ostacoli ci si ritroverà in aula per cominciare il dibattito e l’approvazione del Pgt intorno al 14 gennaio con solo un mese per completare l’iter. E lì il Sindaco Moratti affiancata dall’assessore all’urbanistica Carlo Masseroli dovrà guardarsi soprattutto dalla sua maggioranza ancora più che dall’ostruzionismo – già annunciato – dell’opposizione. Basti pensare che per adottare il Pgt ci vollero 55 sedute a fronte di soli 1.419 emendamenti (157 accolti): un percorso durissimo caratterizzato da lotte intestine tra i consiglieri di Pdl e Lega che numerose volte fecero mancare il numero legale alla seduta del Consiglio.

Anche perché i temi in gioco non sono cambiati. Il Pgt individua 28 nuove aree di trasformazione tra ambiti ex industriali, caserme inutilizzate, scali ferroviari dismessi per 8,36 milioni di mq di superficie e 5,7 milioni di mq di nuova potenziale superficie lorda di edificazione. Poi c’è in discussione il futuro del Parco Sud e dei Parchi di Cintura, una superficie pari a 40 milioni di mq ora destinati a zona agricola e inedificabili. Il Pgt vorrebbe assegnargli una volumetria da trasferire in altre zone della città. Si tratta di un meccanismo messo a punto dal Comune per entrare in possesso delle aree verdi che verrebbero cedute gratuitamente all’amministrazione in cambio della realizzazione di queste nuove volumetrie calcolate intorno ai 6 milioni di mq di superficie lorda di pavimentazione.

Punti scottanti che non garantiscono che il cammino finale del Pgt sarà agevole e che potrebbero rappresentare un ostacolo per Lady Moratti, la cui rielezione non è data per scontata visto che non solo non è mai riuscita a farsi apprezzare dalla cittadinanza, ma in diverse occasioni si è scontrata con il Cardinale Dionigi Tettamanzi, neanche l’imprenditoria del mattone la ama molto e infine è stata fino ad ora mal sopportata da Roberto Formigoni presidente della Regione ma soprattutto massimo rappresentante di Comunione e Liberazione per la Lombardia.

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Published by
Emiliano Condò