Lettera aperta a Mario Monti: "Roma e Berlino insieme per l'Europa"

ROMA – ''Il rigore finanziario non basta se non accompagnato da politiche e strumenti per garantire la ripresa della crescita economica, uno sviluppo sostenibile nella logica della solidarieta' fra generazioni ed il rispetto della qualita' della vita, la garanzia di una societa' inclusiva all' interno della quale un buon governo assicuri beni comuni a dimensione europea''. E' un passaggio della 'lettera aperta a Mario Monti' pubblicata lunedì 13 febbraio sul Corriere della Sera e firmata dagli economisti Giuliano Amato, Alberto Quadrio Curzio e da Pier Virgilio Dastoli e Rocco Angelosi, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo (Cime). Nell'intervento, le quattro personalita' si rivolgono al presidente del Consiglio chiedendo che si colmi ''il gap crescente che si va creando tra cittadini ed istituzioni'' europee.

''In momenti difficili della storia dell'integrazione europea – scrivono – il motore italo-tedesco ha rimesso in marcia un ingranaggio che si era fermato e che i meccanici di Berlino e Parigi non erano stati capaci insieme di riparare. Noi crediamo che sia venuto il momento che a Roma e Berlino, insieme, si valuti attentamente la possibilita' di proporre agli altri partner europei un appuntamento per decidere, nel rispetto delle procedure previste dal Trattato di Lisbona, quel che deve essere aggiornato e completato allo scopo di ridurre i costi della non-Europa. Fra poco piu' di due anni, mezzo miliardo di cittadine e di cittadini europei saranno chiamati a rinnovare il Parlamento europeo. Abbiamo il dovere di restituire loro il sogno di una societa' europea solidale, giusta e democratica''.

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luiss_vcontursi