Liberalizzazioni, Catricalà: “Modifiche al decreto? Credo poche”

ROMA, 23 GEN – ''Bisogna andare in Parlamento e vedere come si svolge la discussione. Non credo ci saranno tante modifiche perche' prima del decreto abbiamo consultato le principali parti politiche che appoggiano il governo, naturalmente il Parlamento e' sovrano''.

Lo afferma Antonio Catricala', sottosegretario alla presidenza del Consiglio ospite di Otto e Mezzo parlando del dl liberalizzazioni.

''Con le banche non c'e' stata nessuna timidezza''. A dirlo il sottosegretario alla presidenza del consiglio Antonio Catricala', che ha fatto il punto sulle liberalizzazioni nella trasmissione di La sette ''Otto e mezzo''.

Catricala' ricorda la norma sui mutui, che obbliga le banche a presentare un'alternativa alla polizza sulla vita da far sottoscrivere ai clienti.

Per quanto riguarda le ferrovie, Catricala' spiega per quale motivo non si e' deciso di inserire nel decreto 'Cresci Italia' la separazione proprietaria della rete dal servizio:

''Bisogna prima stabilire che cosa e' il servizio universale, come viene retribuito e chi deve concorrere a retribuirlo. Nessun concorrente puo' pensare di entrare in Italia solo sulle tratte profittevoli: dovranno pagare un contributo anche sulle tratte meno profittevoli''.

Altro punto su cui viene chiesto conto a Catricala' quello delle Poste: non si e' deciso di togliere alle poste il servizio bancoposta perche' ''intervenire oggi senza copertura finanziaria significherebbe fare un danno allo Stato anziche' portare benefici. Io vengo dall'Antitrust – conclude Catricala' – ma stando all'antitrust e' tutto piu' semplice, quando si sta al governo bisogna pensare al'interesse generale del paese''.

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Emiliano Condò