ROMA – ''Le disposizioni consentiranno, nel breve periodo, di traghettare l'economia nazionale fuori dalla spirale recessiva e possibilmente, nel medio-lungo periodo, di allinearla ai ritmi di crescita dei partners europei e internazionali''. Lo si legge nel comunicato del cdm, disffuso oggi, dopo il varo del decreto liberalizzazioni.
Con le norme sulle liberalizzazioni e le riduzioni delle rendite nel settore dei servizi al livello medio degli altri Paesi euro il prodotto interno lordo potrebbe salire dell'11%, i consumi dell'8% e i salari reali di quasi il 12% senza effetti negativi sull'occupazione.
''Analisi condotte dall'Ocse – si legge nella nota del Cdm diffusa oggi – evidenziano come l'adozione di misure di liberalizzazione che conducano a livelli di regolamentazione del settore dei servizi simili a quelli dei Paesi con i migliori standard produrrebbero una crescita significativa della produttivita' totale dei fattori nei settori che impiegano tali servizi quantificabile in oltre 10 punti percentuali. Altri studi sulla materia – prosegue la nota – indicano che con una riduzione delle rendite nel settore dei servizi a livello medio degli altri Paesi dell'euro si assocerebbe, nel medio periodo, a un aumento del prodotto dell'11%; il consumo privato e l'occupazione crescerebbero fino all'8%, gli investimenti del 18%, i salari reali di quasi il 12% senza effetti negativi sull'occupazione''.
''L'apertura al mercato, incidendo in modo diretto sulle politiche aziendali delle imprese (quelle di grandi dimensioni, ma anche quelle piccole) e' in grado di determinare una sensibile riduzione dei prezzi, con vantaggi evidenti per i consumatori''. E' quanto si legge nel comunicato del cdm, diffuso oggi,dopo il varo del decreto-liberalizzazioni.