ROMA – Ok da Confindustria al decreto liberalizzazioni. Perche’ contiene ”misure di grande rilievo per stimolare la concorrenza e contenere i costi”. Lo ha detto il direttore generale Giampaolo Galli, in un’audizione in Commissione industria al Senato. L’esecutivo – spiega galli – ”ha effettuato scelte ponderate, ispirate ai migliori principi internazionali in materia di concorrenza e buona regolazione dell’attivita”’.
Piu’ in generale il decreto serve per ”affrontare la crisi finanziaria”. Il dl avra’ infatti ”effetti positivi sugli spread”. Ma – aggiunge – ”l’opera di risanamento e’ appena iniziata”.
Il decreto sulle liberalizzazioni contiene molte misure apprezzabili, ma per quanto riguarda i ritardati pagamenti della Pubblica amministrazione esso costituisce ”un passo assolutamente insufficiente”. Tra le misure su cui Galli ha espresso apprezzamento ci sono ”l’istituzione del tribunale per le imprese, che e’ auspicabile venga realizzato con grande determinazione; la definitiva abolizione delle tariffe professionali; l’introduzione dell’obbligo del preventivo; le disposizioni in materia di energia” e le norme pro-concorrenza sui servizi pubblici locali. ”Tra le principali criticita’ – ha proseguito il Direttore generale di Viale dell’Astronomia – segnaliamo la norma relativa ai ritardati pagamenti della Pubblica amministrazione. Apprezziamo che sia stato fatto un primo passo nella direzione giusta, ma si tratta di un passo assolutamente insufficiente rispetto alla gravita’ ed urgenza del problema”. ”Riteniamo anche che debba essere rivista – ha poi aggiunto Galli – la norma relativa alla somministrazione dei farmaci in quanto genera un rischio eccessivo a carico delle imprese e dei posti di lavoro in una filiera, come la farmaceutica, che e’ una delle piu’ dinamiche in termini di contributo all’export e alla ricerca nel nostro Paese”.
Galli chiede di rivedere la norma sulla somministrazione dei farmaci del decreto liberalizzazioni. La norma infatti ”genera un rischio eccessivo a carico delle imprese e dei posti di lavoro in una filiera, come la farmaceutica, che e’ una delle piu’ dinamiche in termini di contributo all’export e alla ricerca nel nostro paese”.
Per Galli la norma del decreto liberalizzazioni che consente ai giovani sotto i 35 anni di aprire una Srl ‘semplificata’ con appena un euro di capitale non presenta un ”rischio di infiltrazioni” da parte della criminalita’ organizzata. ”Il rischio infiltrazioni c’e’ sempre – spiega – ma non con questa norma. Non abbiamo idee per modificarla ma se ne puo’ discutere”.