ROMA – I comuni sono pronti a sospendere la racconta differenziata: a sostenerlo, a nome dell'Anci, e' il responsabile energia e rifiuti dell'Associazione dei Comuni italiani, Filippo Bernocchi. ''In commissione Industria al Senato – spiega Bernocchi – c'e' un empasse su articolo 26 che riguarda la possibilita' di creare altri consorzi oltre al Conai che garantisce sia il ritiro su tutto il territorio nazionale degli imballaggi, sia corrispettivi che ammontano a oltre 300 milioni di euro'', spiega Bernocchi.
''Siamo costretti a fare queste dichiarazioni – prosegue il responsabile Rifiuti e Energia dell'Anci, Filippo Bernocchi – per la totale irresponsabilita' dimostrata in questi giorni da alcuni rappresentanti di governo che, se ce ne fosse ancora bisogno, con questo ulteriore provvedimento metteranno ulteriormente in crisi i comuni italiani che non avranno piu' risorse per finanziare la raccolta differenziata nelle proprie citta''.
''L'obbligo di ritiro e la massa dei corrispettivi – spiega il responsabile rifiuti ed Energia dell'Anci – ha fatto si' che in Italia si potenziasse la raccolta differenziata. Le notizie che ci arrivano riguardo a ipotesi ulteriormente peggiorative rispetto all'attuale formulazione dell'articolo 26 del decreto liberalizzazioni, ci preoccupano a tal punto da arrivare a dire che i Comuni, in assenza di precise garanzie nella nuova formulazione dell'articolo sull'obbligo di ritiro di tutti gli imballaggi su tutto il territorio nazionale, anche oltre gli obiettivi di legge, nonche' sull'ammontare dei corrispettivi non inferiori a quelli gia' determinati dall'accordo Anci-Conai, sono pronti a sospendere la racconta differenziata''.
''Ci auguriamo che il lavoro in commissione Industria del Senato possa portare consiglio e arrivare a una soluzione condivisa sui punti irrinunciabili. La nostra non e' una difesa del Conai – vuole chiarire Bernocchi – ma dei corrispettivi e del sistema che fino a oggi li ha regolati, necessari e vitali per proseguire la racconta differenziata nei comuni''.
Secondo l'Anci, i consumatori pagheranno due volte: la prima volta nell'acquisto dell'imballaggio e la seconda volta con la tassa dei rifiuti per poterlo raccogliere e smaltire, ''il tutto in dispregio, oltre che del mercato e della concorrenza, anche del principio che chi inquina paga''.
