ROMA, 20 GEN – ''E' libera, in qualunque forma attuata'', l'attivita' di amministrazione e di intermediazione dei diritti connessi al diritto d'autore. E quanto prevede all'articolo 39, punto 3, l'ultima bozza in possesso dell'ANSA del decreto per le liberalizzazioni, che affronta il tema dei diritti attualmente gestiti dall'Istituto Mutualistico per la Tutela dei Diritti degli artisti Interpreti ed Esecutori (Imaie).
Il provvedimento non tocca invece la Siae, la Societa' Italiana degli autori e degli editori, che mantiene tutte le sue funzioni. Anche se rumors non escludono su questo ulteriori possibili novita' in sede di conversione del decreto.
''Al fine di favorire la creazione di nuove imprese- si legge nella bozza- nel settore della tutela dei diritti degli artisti interpreti ed esecutori, mediante lo sviluppo del pluralismo competitivo e consentendo maggiori economicita' di gestione nonche' l'effettiva partecipazione e controllo da parte dei titolari dei diritti, l'attivita' di amministrazione e intermediazione dei diritti connessi al diritto d'autore di cui alla legge 22 aprile 1941, n.633, in qualunque forma attuata e' libera''.
Ad un decreto del presidente del consiglio dei ministri da emanarsi entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge e ''previo parere dell'autorita' Garante per la concorrenza e del mercato'' e' affidata l'individuazione dei requisiti minimi ''necessari ad un razionale e corretto sviluppo del mercato degli intermediari di tali diritti connessi''.
Restano ''fatte salve'', conclude l'articolo, ''le funzioni assegnate in materia alla Societa' Italiana Autori ed Editori''. Ieri l'attore Claudio Santamaria, a nome di mille iscritti fra aveva annunciato la nascita dell'associazione 7607: ''da novembre abbiamo deciso di occuparci da soli della gestione dei nostri diritti connessi, perche' non esiste nessun monopolio''.
