Liberalizzazioni, Roma minaccia di impugnare la legge dell’Alto Adige

BOLZANO – Il governo minaccia di impugnare la legge altoatesina che limita le liberalizzazioni statali nel commercio e Bolzano protesta.

''Non puo' essere Roma a decidere se in Alto Adige ogni magazzino di frutta possa diventare un centro commerciale o se improvvisamente il commercio possa svolgersi non nei centri urbani ma nelle aree produttive o nel bosco'', ha detto l'assessore Thomas Widmann.

''Avevamo messo in conto richieste di chiarimento sul nuovo ordinamento provinciale del commercio, ma che Roma voglia bocciare l'intera legge si configura come un attacco alla nostra autonomia'', afferma Widmann.

''Il problema pero' e' che il Governo non chiede di avere chiarimenti su singoli punti della legge provinciale, bensi' ritiene tutto il provvedimento anticostituzionale'', riferisce Widmann. Nella comunicazione non viene espressa alcuna osservazione alla quale poter replicare, prosegue Widmann, ma si rimanda soltanto alle competenze statali in materia di commercio e di concorrenza.

''Nessuno contesta che lo Stato abbia la competenza in questi ambiti, ma a Roma non dovrebbe sfuggire che l'Alto Adige puo' regolamentare le questioni di carattere urbanistico e quindi decidere quale sviluppo sia ammissibile e in quali settori'', chiarisce l'assessore Widmann.

Proprio su queste competenze fa leva e si basa il nuovo ordinamento del commercio, ad esempio quando si parla di commercio al dettaglio nelle aree produttive o nel verde agricolo, dove e' stato vietato.

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Maria Elena Perrero