Libia, La Russa frena: “Cambieremo assetti, ma niente raid sulle città”

Ignazio La Russa (foto LaPresse)

ROMA – ”Ora dovranno cambiare i nostri assetti: manderemo sempre dei Tornado ma di altro tipo, adatti a colpire bersagli al suolo con dei missili di precisione. Ma non attaccheremo mai obiettivi militari dentro le citta’, per evitare al massimo il rischio di colpire i civili per sbaglio”.

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, intervistato da Repubblica, spiega il cambiamento della missione italiana in Libia. ”Parlare di svolta e’ improprio”, precisa La Russa. ”Finora anche i nostri aerei hanno partecipato alle missioni di attacco, eticamente non c’e’ nulla di diverso. Solo che prima scortavamo e proteggevamo gli equipaggi alleati che andavano a colpire i nemici facendo saltare i sistemi radar libici, adesso colpiremo anche noi”. Il ministro afferma che la decisione non e’ frutto delle pressioni statunitensi.

”Nel colloquio che ho avuto con Robert Gates, il segretario di Stato alla Difesa e’ stato molto corretto”, racconta. ”Certo, non posso negare che ritenesse utile una nostra partecipazione piu’ forte ai raid, ma senza alcuna ingerenza”. Il maggior coinvolgimento italiano, prosegue, si e’ reso necessario perche’ ”a Misurata c’e’ una vera e propria emergenza umanitaria e noi non vogliamo sottrarci alle nostre responsabilita’. Non possiamo voltarci dall’altra parte, ne’ possiamo fare meno di altri a difesa delle popolazioni civili”.

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Emiliano Condò