ROMA – Per il rimpatrio o l’eventuale evacuazione degli italiani dalla Libia la Difesa è pronta a mettere in campo quattro o cinque aerei C-130, alcune navi e, se necessario, qualche centinaio di militari”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sottolineando che di tutto ciò si parlerà nella riunione ministeriale in programma martedì sera.
”Alla Difesa – ha detto La Russa parlando con i giornalisti a bordo dell’aereo che lo ha riportato in Italia da Abu Dhabi, dove è stato in visita ufficiale – il ministero degli Esteri ha chiesto una serie di misure da valutare e intraprendere: si tratta – ha spiegato – della disponibilità di assetti navali, aerei e terrestri per il rimpatrio o l’eventuale evacuazione, con la protezione dei militari, dei nostri connazionali”.
”Allo stato – ha detto il ministro – l’ipotesi presa più concretamente in considerazione è quella del rimpatrio attraverso un ponte aereo con 4-5 velivoli C-130. L’altra ipotesi, che però è soltanto di scuola, è che sia necessario evacuare gli italiani che si trovano in Libia, con l’ausilio delle nostre forze armate: in questo caso si parla di impiegare qualche centinaio di militari ma, è un’opzione remota che per il momento non viene nemmeno presa in considerazione, anche se nostro compito è quella di pianificarla”.
”Sempre per il rimpatrio degli italiani – ha detto ancora La Russa – ci è stata chiesta la disponibilità di asseti navali ulteriori rispetto alla nave Mimbelli già mobilitata. Si tratterebbe di unità dalle caratteristiche tali da potersi avvicinare alla costa, ma anche in questo caso nessuna decisione è ancora stata presa”.