Liguria: raccolta d’olio abbondante e di eccezionale qualità

Per l’olio extravergine di oliva ligure si annuncia un raccolto eccezionale per abbondanza e qualità. E i produttori Dop, proprio per garantire la qualità hanno sottoscritto un un patto di filiera. “La raccolta – dichiara Enrico Lupi, presidente dell’associazione nazionale Città dell’Olio, che conta 350 associati in tutta Italia – è cominciata alle quote più basse, proseguirà fino a gennaio negli uliveti più in alto, ma già ora possiamo definirla la migliore degli ultimi 10 anni. Lo dobbiamo alle condizioni meteo favorevoli e anche al fatto che i produttori stanno anticipando la raccolta, e questo significa minor resa ma maggiore qualità”.

I prezzi, secondo Lupi, “dovrebbero mantenersi sulla linea dell’anno precedente. E’ vero che la quantità fa abbassare i prezzi, ma la qualità sarà eccezionale. E poi c’è, primo e unico in Italia, il patto di filiera”.

“Il patto – spiega il presidente del Consorzio di tutela dell’olio Dop Riviera Ligure, Francesco Bruzzo – garantisce i produttori dell’olio Riviera Ligure Dop, che a causa della conformazione del loro territorio, spesso a fasce, non possono meccanizzare l’attività e devono quindi fare fronte a costi maggiori rispetto ai colleghi di altre regioni, una adeguata remunerazione, incoraggiandoli a proseguire nella certificazione. D’altra parte i consumatori avranno la certezza di un prodotto pagato nella giusta misura alla fonte, trattato in modo adeguato e debitamente controllato, dalla materia prima alla commercializzazione”.

Nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione del Consorzio, dove sono rappresentati olivicoltori, frantoiani e imbottigliatori, ha fissato a 14 euro, iva compresa, per una quarta (pari a circa 12 kg) il prezzo minimo delle olive di qualità rispettose del disciplinare di produzione con resa pari al 20% e destinate alla produzione di olio extra vergine di oliva Dop Riviera Ligure.

Il prezzo consente anche un rimborso parziale del contrassegno con il quale i confezionatori sigillano le bottiglie di olio Dop messe in vendita: l’importo dovuto al Consorzio per ogni litro passa così da 1 euro a 0,4 euro (grazie a una restituzione di 0,6 euro/litro in caso di comportamento virtuoso da parte delle imprese di imbottigliamento). Sotto i 14 euro non si ha diritto al rimborso, sotto i 12 euro il Consorzio si riserva di esercitare approfondimenti e chiedere verifiche ispettive.

La Denominazione di Origine Protetta (Dop), riconoscimento europeo che designa un prodotto agroalimentare il cui intero ciclo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito, si svolge in un’area geografica ben delimitata e non riproducibile altrove, è stata assegnata all’olio extravergine di oliva ligure nel 1997. Autorità pubblica di certificazione dell’olio Dop Riviera Ligure, riconosciuta dal ministero per le Politiche Agricole, è il Consorzio, costituito nel 2001 e composto da 465 imprese iscritte al sistema di controllo delle quattro Camere di Commercio liguri (371 olivicoltori, 35 frantoiani, 59 imbottigliatori).

Il Consorzio svolge prevalentemente attività di etichettatura, vigilanza e controllo sulla qualità dei prodotti etichettati, promozione e comunicazione, relazioni con istituzioni e associazioni di categoria, attività interna di informazione e assistenza ai soci. Le quattro Camere di Commercio, su incarico del ministero delle Politiche Agricole, effettuano il controllo sulla filiera produttiva dell’olio Dop e autorizzano il Consorzio a rilasciare i contrassegni di garanzia su ogni bottiglia di olio Dop.

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Alessandro Avico