Ora i rappresentanti della Lega vorrebbero sostituirsi alle gerarchie ecclesiastiche perfino nella nomina dei sacerdoti sul territorio. Il vicesindaco leghista di Treviso Giancarlo Gentilini si è pronunciato contro la presenza nelle parrocchie di preti di origine straniera spiegando che questi, a suo dire, non conoscono le tradizioni locali.
«I sacerdoti stranieri – spiega Gentilini – finirebbero per essere semplici funzionari ecclesiastici, il parroco invece deve conoscere la sua gente, quindi no a quelli stranieri».
Il vicesindaco ha parlato durante l’inaugurazione di un crocifisso alto tre metri realizzato in ferro battuto e posto nel giardino di Palazzo Rinaldi a Treviso. La scultura, nelle intenzioni del Comune, nasce in risposta alla sentenza della Corte Europea dei diritti di Strasburgo sui crocifissi nelle aule scolastiche.
«Giudico negativa la carenza di sacerdoti – ha detto Gentilini – quando un parroco deve gestire più parrocchie, non si radica nel territorio. Devono conoscere i loro cittadini e le loro tradizioni».
