«Mi sorprende molto che la Corte costituzionale abbia potuto giungere a una soluzione come questa, dopo che avevamo seguito scrupolosamente le obiezioni che la stessa Corte aveva messo sul lodo Schifani. Il fatto che occorresse una legge costituzionale era una indicazione che non era stata mossa. Si può dire che era implicita, ma allora non capisco perché le altre fossero esplicite e questa implicita». Così il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha commentato la sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato il Lodo Alfano.
«Quindi, ripeto – continua La Russa – non è un fulmine a ciel sereno, perché il clima c’era, e questo lo dico come politico, perché me lo potevo aspettare; come avvocato, per la mia modesta esperienza, dico che la trova difficilmente comprensibile per cui occorre leggere la motivazione, vedere se ci sono retroscena e capire come si sono orientati i giudici. Se per esempio fosse vero che lo scarto è stato minimo, aumenterebbe il convincimento che si sia trattato di una sentenza più politica che di diritto».