Intervistato dal quotidiano Repubblica, il segretario del Pd Dario Franceschini considera la giornata del verdetto sul lodo Alfano «drammatica per Berlusconi ma positiva per l’Italia».
«Ci aspettano giorni difficili, questo è sicuro – ha commentato Franceschini – Berlusconi non si rassegnerà facilmente al giudizio della Corte costituzionale che lo ha messo di fronte al fatto che nessuno, nemmeno lui, può essere sopra la Costituzione, la legge e i suoi principi. La democrazia italiana dimostra di avere regole e anticorpi più solidi della prepotenza e dell’abuso di potere del premier».
Al presidente del Consiglio Franceschini parla chiaro: «Sappia che di fronte alla sua offensiva verso il presidente della Repubblica noi faremo muro. Un muro contro cui andrà a sbattere». E Di Pietro? «Lui continua a gridare dimissioni come se gridando le possa ottenere. Poi fa una scelta giuridicamente sbagliata e politicamente suicida prendendosela con Napolitano».
Secondo Franceschini, il Pd saprà affrontare questo passaggio difficile: «Non ci sono distinguo, non ci sono divisioni. Abbiamo saputo mettere in secondo piano la sfida delle primarie. Un risultato raggiunto senza ostacoli e in pochi minuti. Quanto al futuro, mi pare che le minacce di elezioni anticipate siano state usate da Bossi e Berlusconi per condizionare le scelte della Corte. Abbiamo visto con quali risultati. Dopo la sentenza infatti si sono rimangiati tutto e adesso vogliono continuare fino al termine della legislatura. Comunque, se dovessero ripensarci ancora sappiano che il Partito democratico sarebbe pronto, in qualsiasi momento, ad affrontare il voto degli italiani».
Intervistato poi a Sky Tg 24 Franceschini ha dichiarato: «Il Capo dello Stato ha operato in modo ineccepibile nel rispetto del ruolo di garanzia che ricopre. Direi a Berlusconi: ‘la smetta con questi toni, non vada avanti con questi attacchi a organi istituzionali. Se andra’ avanti trovera’ un muro nel Pd, un muro di compattezza».