ROMA – Dieci giorni per passare all’incasso, dieci giorni per bloccare il tutto. Il mese di luglio, per gli avvocati della Fininvest che si occupano della vicenda legata al Lodo Mondadori e al risarcimento di 560 milioni alla Cir disposto dalla Corte d’Appello di Milano, sarà torrido.
La cifra che balla, seppure ridotta dal secondo grado di giudizio (erano 750 milioni in primo grado) è enorme e il tempo per fare qualcosa stringe: la sentenza è immediatamente esecutiva e la cancellazione del “salva Fininvest” dalla manovra lascia agli avvocati il compito di ottenere la sospensione dell’esecutività. Il tutto in attesa di depositare ricorso in Cassazione.
Esiste, però, il percorso “politico” per fermare il tutto: un disegno di legge in Senato per congelare il pagamento almeno fino al pronunciamento, stavolta definitivo, della Cassazione. Percorso tortuoso e tutt’altro che scontato visto che mentre l’opposizione è compatta per il “no” ad ogni legge ad aziendam il Pdl è diviso.
Il vicepresidente dei senatori Gaetano Quagliariello ha annunciato che “il gruppo pdl al Senato presenterà nei prossimi giorni un disegno di legge sul tema dei risarcimenti e dell’esecutività delle sentenze civili”. Un altro esponente del Pdl ben attento alle vicende giudiziarie di Berlusconi, l’avvocato Maurizio Paniz, bolla invece come “inopportuno” un provvedimento simile in questa fase pur condividendolo in linea di principio. Secondo Paniz, poi, gli avvocati di Fininvest hanno già gli strumenti adatti a chiedere (e ottenere) la sospensione.