MILANO – Circa 494 milioni di euro, quasi mezzo miliardo: è l’importo definitivo del risarcimento che Berlusconi deve rifondere al gruppo di Carlo De Benedetti, a seguito della sentenza della Cassazione sul cosiddetto Lodo Mondadori. E’ la stessa Cir che in una nota in serata svela l’esatto importo dopo un pomeriggio di numeri incerti. Lo sconto che i giudici di piazza Cavour hanno fatto a Berlusconi ammonterebbe quindi a circa 70 milioni di euro, con gli interessi e tutto.
Quando la sentenza esce nel primo pomeriggio di martedì, l’Ansa fa capire che lo sconto è soltanto di una ventina di milion di euro. I giudici scrivono infatti che “la suprema corte cassa senza rinvio il capo della sentenza di appello contenente la liquidazione del danno in via equitativa come stimata nella misura del 15% del danno patrimoniale già liquidato“. E accoglie la richiesta formulata dal Pg nell’udienza del 27 giugno scorso.
Nel luglio 2011 la corte d’appello di Milano aveva confermato il risarcimento dovuto dalla Fininvest, la holding facente riferimento a Silvio Berlusconi, ma riducendolo di peso, da 750 a 564,2 milioni di euro. Con il via libera alla proposta del pg Pasquale Fimiani la quota scende a poco più di 542 milioni di euro. Una tegola che taglierà di circa un sesto il patrimonio netto di Fininvest.
Ma, tempo qualche ora, e la notizia smette di essere certa perché sui dispacci di agenzia si inizia a parlare di “sconto non quantificato“. Fonti legali, citate dall’Ansa, parlano di circa 70 milioni, altri ancora parlano di 50: lo sconto di 23 milioni di euro deciso dalla Cassazione è riferibile a quei 180 milioni di euro riconducibili al danno netto, come fanno notare fonti legali. Una volta ridotta quella cifra, di quanto stabilito dai giudici di Piazza Cavour, vanno ricalcolati anche gli interessi e questo porta quindi a una riduzione di oltre 70 milioni di euro complessivi. Dato che Fininvest ha già versato nel luglio 2011 a Cir i 564,2 milioni di euro.
Nel 2011 la Cir aveva incamerato – in forza della sentenza di appello – 564,2 milioni di euro “congelandoli” in un fondo. Da questa cifra dovrebbe essere stornato e restituito quanto dalla Suprema Corte ritenuto non dovuto e pari a circa 46 miliardi di vecchie lire che, con interessi e rivalutazioni, potrebbero lievitare fino a 70 milioni di euro attuali.
Morale della favola: secondo i calcoli che le parti coinvolte nel lodo Mondadori stanno facendo in queste ore, dopo la sentenza della Cassazione, il conto per la holding di Silvio Berlusconi sarà alla fine quindi un po’ più leggero, sotto i 500 milioni di euro.