Il 27 gennaio 1945 il campo di concentramento di Auschwitz fu liberato dall’esercito sovietico.ย Le testimonianze dei sopravvissuti mostrarono al mondo l’orribile crimine che era stato compiuto. Oggi, 65 anni dopo, in molti ricordano quei fatti ma purtroppo c’รจ anche chi nega e rovescia il giorno della Memoria.
Per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la Shoah deve essere ยซun monito per tuttiยป. Il Capo dello Stato ha definito l’Olocausto ยซuna tragica esperienza carica di insegnamenti e di valoriยป, una pagina di storia ยซancora piena di insegnamentiยป.
Il papa Benedetto XVI, in occasione del Giorno della Memoria, ha denunciato ยซl’orribile crimineยป che ยซla megalomania disumana e l’odio razzista dell’ideologia nazista portarono in Germaniaยป.
Ci sono perรฒ almeno due luoghi dove il ricordo รจ stato macchiato.
Nel Giorno della Memoria la Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, invoca nuovamente la scomparsa di Israele, rilanciando l’appello del presidente Mahmoud Ahmadinejad a ยซcancellare Israele dalla mappa del mondoยป e a interpretare l’Olocausto come un ยซmitoยป. ยซDi sicuro verrร il giorno in cui le nazioni della regione vedranno la distruzione del regime sionista. I tempi di questa dipendono dal modo in cui le nazioni islamiche affronteranno il temaยป.
A Roma, accanto al Museo della Liberazione di Via Tasso, i muri sono stati tappezzati di scritte antisemite. Le scritte, lunghe quasi due metri e realizzate con una bomboletta spray nera sono state cancellate dall’Ama. Imbrattata anche la targa di marmo posta all’ingresso del Museo. In via Cavour un’altra scritta offensiva รจ stata fatta contro Riccardo Pacifici, presidente della Comunitร ebraica di Roma, e una, sembra con la stessa vernice, contro il sindaco Gianni Alemanno definito “verme sionista”. Gli autori delle scritte? Non sono ignoti, si radunano sotto la sigla “Militia” e circolano liberi nella capitale e nella societร italiane
