Lombardia, Ambrosoli: “Chi c’era prima ha aperto le porte alla mafia”

Umberto Ambrosoli (foto Ansa)

MILANO – Umberto Ambrosoli, candidato alla presidenze della Regione Lombardia, parte con un duro attacco a Roberto Formigoni e al suo governo. ”La Giunta – dice durante un confronto pubblico con gli altri candidati alle primarie – è caduta per un fatto di gravità inaudita, perché  sono state aperte le porte a chi compra i voti dalla mafia”.

Ambrosoli ha sottolineato che ”fino a poco tempo fa esponenti autorevoli della Regione Lombardia non riconoscevano l’esistenza della mafia nella nostra regione”. Da qui la proposta della creazione di una commissione consiliare antimafia, con un ”pool di esperti in grado di aiutare gli amministratori sulle condotte che devono tenere e diffondere buone pratiche”.

Sempre durante l’incontro Ambrosoli ha proposto una campagna elettorale senza fondi pubblici ma “riconducibile solo alla contribuzione volontaria“, in cui “siano immediatamente trasferiti su internet i rendiconti delle spese” perché ”i cittadini hanno il diritto di sapere che cosa entra e quanto esce”. Secondo Ambrosoli sarebbe necessario anche ”un sistema di controllo che faccia affidamento a una società di revisione”. ”La situazione di crisi economica – ha affermato – ci impone di lanciare una sfida e di fare un accordo con il centrodestra per istituire un tetto di spesa per la campagna elettorale coerente con la drammaticità del momento che molte famiglie stanno vivendo”

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Emiliano Condò