MILANO – La Regione Lombardia, guidata da Roberto Formigoni, ha una sede nuova di zecca costata la bellezza di 571,4 milioni di euro. Il Pirellone bis è un grattacielo di 39 piani che si sviluppa in altezza per 161 metri. Per scalarlo è stato dotato di un ascensore ultratecnologico che viagga alla velocità di sette metri al secondo, che da solo è costato 383 milioni. Cifre molto diverse da quelle propagandate all’epoca della gara d’appalto: 234 milioni più 90 di costi di superficie pagati al Comune. Vincitrice dell’appalto per gli arredi è la MioDino di Portogruaro, uno tra i più prestigiosi marchi di design del veneto. I conti li ha fatti Davide Carlucci, sul quotidiano la Repubblica.
“E’ la sindrome del faraone” ironizza Stefano Zamponi dell’Italia dei Valori. Formigoni ha a disposizione due piani con scala interna e un eliporto per i suoi spostamenti in elicottero.
Per non parlare degli arredi interni: costati 42,8 milioni. Il costo degli arredi del presidente e della foresteria è stato di 127 mila euro. Qualche dettaglio: i due divani con rivestimento sfoderabile in ecopelle e i tre pouff con struttura portante in acciaio cromato lucido, 12 mila euro. E ancora: il tavolo “direzionale” del presidente, 11.200 euro. I tappeti “fabbricati a mano con peso corto e fitto in lino/lana, 20 mila euro. La pedana della sala conferenze, rivestita con “pannelli lignei in pavimento vinilico Tatami”, 126.338 euro. Alla voce sedute, ossia poltrone e divani, c’è un capitolo di spesa parti a un milione e 328 mila euro.
“Il nuovo Pirellone è solo l’ultimo di una lunga serie di cantieri aperti dalla Regione – scrive Repubblica – Prima gli uffici del governatore e dei suoi assessori erano ospitati nel grattacielo Pirelli, inaugurato nel 1961 e acquistato nel 1978 dalla Regione al prezzo di 52 miliardi di lire, l’equivalente degli attuali 150 milioni di euro. Un edificio di pregio, progettato da Giò Ponti, ferito dall’attacco “kamikaze” del 2002, quando l’imprenditore italosvizzero Luigi Fusaro si scagliò con il suo aereo contro il grattacielo. Per la ristrutturazione servirono 60 milioni di euro, solo in parte (18 milioni) coperti dall’assicurazione”. Ora in quel palazzo ha sede il consiglio regionale.
La direzione dei lavori per il Pirellone bis è Infrastrutture lombarde, società di capitali controllata interamente dalla Regione, che ha commissionato l’opera a Consorzio Torre, al cui interno è socio maggioritario Impregilo.
Sempre su Repubblica si legge:
Gli impianti elettrici sono stati realizzati dalla Sirti spa, subappaltatrice degli ascensori è la Thyssenkrupp. Nell’aprile del 2010 si è aggiudicata l’appalto per i servizi di manutenzione e riparazione degli impianti degli edifici di proprietà della Regione la Carbotermo, società che, nelle elezioni regionali del 2010, ha finanziato con 35mila euro la campagna elettorale del presidente del consiglio regionale Davide Boni, della Lega. Le operazioni di bonifica del cantiere, invece, furono affidate alla So.Ge.Sa., il cui titolare, venerdì, è stato condannato a un anno di carcere per aver gestito in modo irregolare lo smaltimento 9 milioni e 943mila chili di rifiuti speciali non pericolosi tra il 2006 e il 2007.