MONZA – Il presidente della Provincia di Monza, Dario Allevi, ha revocato la nomina di assessore all’esponente leghista Luca Talice, accusato da due giovani di violenza sessuale. Dopo l’uscita sui media della vicenda, lo scorso 10 gennaio, l’allora assessore provinciale alla Sicurezza, Polizia provinciale e Protezione civile aveva optato per l’ autosospensione.
La decisione della revoca è stata presa da Allevi in accordo con la segreteria provinciale della Lega Nord e con i rappresentanti in Giunta del Carroccio. Il mini-rimpasto prevede il conferimento delle deleghe di Talice ad altri due assessori “lumbard” già presenti in Giunta: Sicurezza e Polizia Provinciale all’assessore Enrico Elli, mentre la Protezione Civile è stata affidata all’assessore Fabio Meroni.
”Considerando che il lavoro degli inquirenti si protrae nel tempo e non potendo mantenere ad interim anche queste deleghe – ha spiegato il presidente della Provincia brianzola – ho ridistribuito le materie assegnate a Talice tra gli assessori già presenti in Giunta, per garantire continuità e piena operatività a due settori così delicati e strategici come quelli in questione”.
Allevi, che ha riconosciuto il ”lavoro straordinario” di Talice, non ha escluso un possibile ”reincarico” dell’ex assessore leghista nel caso in cui ”venga fatta chiarezza in tempi rapidi” da parte della magistratura. Il presidente ha infine comunicato il conferimento di una delega ad hoc al consigliere provinciale Bruno Molteni (Pdl) che è referente del presidente per Expo 2015.
