ROMA – Giovedì 31 maggio i giudici del Riesame che indagano sul caso Lusi hanno scritto che “Mancano all’appello altri 50 milioni di euro di cui non si conosce la destinazione finale”, venerdì l’ex leader della Margherita Francesco Rutelli convoca una conferenza stampa per dire: “Non è vero che c’è stato un mistero sui 50 milioni di euro nei bilanci della Margherita nel periodo 2007-2010. Non c’è stato infatti mai un momento in cui la Margherita abbia raccolto 88 milioni di euro”. Poi su Lusi ha detto: “Confido che nessuno sottovaluti che se il Senato non si ergesse a tutela dello Stato di diritto (ovvero se votasse contro l’arresto di Lusi, ndr), qui fuori arriverebbero i forconi”.
Nel corso dell’incontro con la stampa, convocato proprio per dire la sua sul caso Lusi, Rutelli si dice “addolorato, dopo quattro mesi, di attacchi infiniti, di fronte ad una campagna di calunnie e diffamazione che colpisce delle persone per bene” e fa un appello alla stampa: “Mi aspetterei che venissimo aiutati a smascherare il delitto piuttosto che assecondare la volontà di inquinamento”.
“Le spese della Margherita dal 2006 al 2010 hanno avuto una diminuzione costante – ha proseguito – sono state cifre sempre in calo e lo dimostreremo presentando all’assemblea federale del partito, che si terrà fra 15 giorni, il bilancio che sarà senza precedenti per ampiezza e dettaglio in assoluta trasparenza di tutte le spese e di tutte le entrate sostenute”.
“Non è vero che sono in corso ulteriori accertamenti: la Margherita ha dato alla magistratura dal primo giorno la più leale e trasparente collaborazione. Abbiamo fornito tutte le movimentazioni contabili del partito” ha aggiunto Rutelli.
Poi è tornato ad attaccare Lusi: ”Sono trascorsi quattro mesi e siamo passati da una confessione quasi completa da parte di Lusi sui soldi presi alla Margherita al dire che quelle operazioni sono state fatte su mandato del partito. E’ una affermazione risibile e inqualificabile”.
”Questo cambiamento – sostiene il presidente della Margherita – è legato a una strategia, vogliamo dire sucida?, volta ad ottenere l’assoluzione da parte del Senato. Ci stiamo battendo contro una campagna di calunnie che colpiscono persone perbene come il sottoscritto che hanno il diritto di essere aiutate a smascherare il delitto e a chiarire chi sono le vittime”.
“Di lui avevo un’immagine francescana”. ”C’e’ un Lusi uno, capo scout, un po’ arcigno, e un Lusi due su cui non aggiungo altro perche’ e’ gia’ stato descritto dalla magistratura – dice Rutelli – Con lui non c’era un rapporto di consuetudine, ma solo politico, non sono mai andato a casa di Lusi, ma l’immagine che avevo era quasi un’immagine francescana”. ”C’e’ stato – ribadisce Rutelli – un Lusi boyscout all’ apparenza ottimo amministratore, che e’ incompatibile con il Lusi di adesso. Anche se abbiamo scoperto che gia’ al tempo della separazione dalla prima moglie aveva messo da parte 2 milioni di euro, quindi forse gia’ all’epoca c’era qualche aspetto del Lusi due…”.