MILANO – Altri 13 milioni “sospetti” sono emersi dall’esame della contabilità 2001-2011 della Margherita, gestita fino all’anno scorso dal senatore Luigi Lusi. Il dato emerge dalla relazione della società di consulenza Kpmg depositata dai legali del partito ai pm romani che indagano sulle appropriazioni da parte dell’ex tesoriere. Nella consulenza si sottolinea che l’analisi preliminare effettuata su “operazioni per gli anni dal 2001 fino al 2007 porta a evidenziare una somma stimata in circa euro 13 milioni per i quali ad oggi, in attesa che si esauriscano le attività di verifica dell’Autorità Giudiziaria e della Banca d’Italia, non sono state eseguite ulteriori verifiche”.
Dalla relazione emergono oltre 800mila euro di spese solo per il 2011 non documentate. “Dall’esame della situazione contabile dell’esercizio 2011 – è detto nel documento di cinque pagine – risultano spese per viaggi e trasferte elettorali pari ad euro 869.428 che si riferiscono a centinaia di assegni di piccolo taglio (inferiori ai 12 mila euro) emessi dal tesoriere sul conto corrente acceso presso Bnl”. Secondo i consulenti tali assegni sono registrati in contabilità “senza alcun documento a supporto della spesa sostenuta”.
Nei conti della Margherita presi in esame dai consulenti spuntano fatture emesse nel 2011 con descrizione generica di una agenzia di viaggi di Roma “per un valore complessivo di 228 mila euro”. Le cifre sono in capo alla voce “Spese personali del tesoriere e costi non idoneamente documentati” e si soffermano su una serie di voci che chiamano in causa l’ex tesoriere. Nel documento viene precisato che l’agenzia di viaggi ha fornito tutta la documentazione dalla quale è emerso, inoltre, che “le suddette fatture sono quasi interamente riconducibili a servizi di viaggio fruiti dal senatore Lusi e/o persone a lui riconducibili”.
Dal lavoro svolto dai consulenti della Kpmg emergono inoltre anche voci antecedenti al 2011 sulle “indennità chilometriche” relative all’utilizzo di “un’autovettura (Lancia Thesis benzina) di cui non è ad oggi nota la proprietà, i cui giustificativi presentano diverse anomalie”.
Nel gennaio 2008 l’auto in questione ha percorso 47 mila chilometri, portando ad un rimborso di 69 mila euro. “Il calcolo – scrivono gli analisti – prende a riferimento le tabelle Aci nell’importo massimo previsto (euro 1,4688 a km) corrispondente all’utilizzo dell’autovettura di riferimento con una percorrenza di 5mila km l’anno (quando in soli 15 giorni si rimborsano oltre 6mila chilometri)”.