ROMA – Luigi Lusi torna in libertà. L’ex tesoriere della Margherita, sotto processo a Roma con l’accusa di appropriazione illecita di 25 milioni di euro dalle casse del partito, era ai domiciliari in un convento dal settembre scorso. Per i giudici della quarta sezione del tribunale di Roma, alla luce dell’istruttoria dibattimentale, non sussistono più le esigenze di custodia cautelare.
Arrestato il 22 giugno dello scorso anno per appropriazione indebita, Lusi finì ai domiciliari il 18 settembre successivo nel monastero di Santa Maria dei Bisognosi di Carsoli, in provincia dell’Aquila. L’ex parlamentare, dopo l’udienza che ha autorizzato la sua liberazione, si è recato in convento per salutare i frati che lo hanno ospitato in questi mesi. Già da sabato dovrebbe trasferirsi a Roma.
“Sono commosso – ha detto, commentando la notizia – continuerò a seguire il processo con la massima serenità e con la massima fiducia nel collegio giudicante”. Accompagnato dagli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, anche loro più che soddisfatti, Lusi non è riuscito a trattenere le lacrime.