FIRENZE – ''Lusi, la Margherita e neanche il Pd nazionale, regionale e fiorentino, non mi hanno mai dato un centesimo ne' per le primarie, ne' per le elezioni, ne' per il ballottaggio, ne' per la Leopolda uno o due. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire. O e' in malafede''.
E' quanto afferma il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in una lunga nota su Facebook in cui risponde a Franco Bechis che in un articolo comparso oggi su Libero sostiene che Renzi avrebbe ricevuto un finanziamento dall'ex tesoriere della Margherita indicando l'importo: 122.000 euro nel 2009, quando Renzi affronto' la campagna elettorale.
I finanziamenti, sottolinea Renzi, ''non li ho avuti da Lusi ma neanche dal Pd, a differenza di quel che dice Bechis e che dovra' provare in tribunale''.
Nel 2009, ricorda il sindaco, ''io ho piu' volte chiesto che la mia campagna elettorale fosse aiutata dai partiti della coalizione. Ma mi hanno detto di no tutti – nessuno escluso, sia i partiti vivi che i partiti morti – e non e' un caso se per pagare i debiti abbiamo allora acceso un mutuo che stiamo ancora onorando''.
''Non mi stupisce che nei fascicoli Lusi ci siano fatture pagate a diverse aziende toscane: che ci fossero numerose spese sostenute dalla Margherita, non credo sinceramente solo quelle dette da Bechis, ma immagino molto di piu', per regolari iniziative politiche a Firenze e in Toscana era cosa nota. E normale trattandosi di soldi dati ai partiti che i partiti dovevano spendere. Ma non li hanno spesi per le mie campagne elettorali, tutto qui'', osserva ancora il sindaco facendo riferimento ad una serie di fatture citate nell'articolo.
''In questi casi si annuncia che il risarcimento danni andra' in beneficenza. Io da subito informo che portero' a cena i volontari del comitato elettorale. E poi mettero' la cifra a copertura del mio mutuo prima casa trentennale, non appartenendo alla categoria dei politici che comprano l'abitazione a loro insaputa'', conclude Renzi ribadendo di essere contrario al finanziamento pubblico dei partiti e dei giornali di partito.