FIRENZE – Matteo Renzi avrebbe preso soldi da Luigi Lusi: lo scrive Franco Bechis su Libero, spiegando che il sindaco di Firenze avrebbe ricevuto finanziamenti dall’ex tesoriere della Margherita (indagato con l’accusa di aver sottratto 13 milioni di euro al partito) durante la campagna elettorale per le comunali del 2009.
Secondo Bechis questo finanziamento sarebbe stato di circa “122 mila euro, e le date, appunto, sono tutte del 2009”.
Scrive Bechis: La prima fattura scoperta che riporta a Renzi è dell’11 giugno 2009, e porta il numero di serie 4766. L’importo è di 36 mila euro e il beneficiario risulta essere la società Web & Press di Firenze. La seconda fattura è di importo lievemente superiore: 40.200 ero, porta il numero di serie 01/09 e il beneficiario è la società Dinamiche. La terza fattura dello stesso periodo è sempre riferita alla Web & Press, con importo di 45.660 euro e numero di serie 5760. Su tutte e tre i documenti è stato apposto il nome di Renzi. Nel terzo caso Lusi ha appuntato anche a matita un «Rutelli ha detto no», che lascia aperto un interrogativo sul saldo effettivo. Certamente le prime due sono state saldate.
Prosegue Bechis: Probabilmente alcuni fornitori della campagna elettorale da sindaco, anche se non è escluso che i servizi fatturati fossero legati alla campagna immediatamente precedente, quella per le primarie che si è chiusa a febbraio di quell’anno. Alla Web & press abbiamo chiesto spiegazioni ieri in una telefonata, ci è stato risposto che a voce non le avrebbero fornite, chiedendoci una mail regolarmente inviata e a cui ha risposto a tarda sera Patrizio Donnini, amministratore della società.
Infine Bechis cita anche la replica di Donnini: “Confermando il pagamento da 36 mila euro da parte del Dl Margherita e ricordando «a memoria» di avere stampato volantini, manifesti elettorali e una ricerca di mercato elettorale prima delle candidature Donnini spiega di avere lavorato con Renzi sia alle elezioni che al ballottaggio e di avere ricevuto dal comitato per Matteo Renzi sindaco 110 mila euro di pagamento dopo emissione di regolari fatture”.
Renzi ha replicato alle insinuazioni di Bechis dal suo Twitter: ”Lusi, la Margherita e neanche il Pd nazionale, regionale e fiorentino, non mi hanno mai dato un centesimo ne’ per le primarie, ne’ per le elezioni, ne’ per il ballottaggio, ne’ per la Leopolda uno o due. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire. O e’ in malafede”.
I finanziamenti, sottolinea Renzi, ”non li ho avuti da Lusi ma neanche dal Pd, a differenza di quel che dice Bechis e che dovra’ provare in tribunale”. Nel 2009, ricorda il sindaco, ”io ho piu’ volte chiesto che la mia campagna elettorale fosse aiutata dai partiti della coalizione. Ma mi hanno detto di no tutti – nessuno escluso, sia i partiti vivi che i partiti morti – e non e’ un caso se per pagare i debiti abbiamo allora acceso un mutuo che stiamo ancora onorando”.
”Non mi stupisce che nei fascicoli Lusi ci siano fatture pagate a diverse aziende toscane: che ci fossero numerose spese sostenute dalla Margherita, non credo sinceramente solo quelle dette da Bechis, ma immagino molto di piu’, per regolari iniziative politiche a Firenze e in Toscana era cosa nota. E normale trattandosi di soldi dati ai partiti che i partiti dovevano spendere. Ma non li hanno spesi per le mie campagne elettorali, tutto qui”, osserva ancora il sindaco facendo riferimento ad una serie di fatture citate nell’articolo.
”In questi casi si annuncia che il risarcimento danni andra’ in beneficenza. Io da subito informo che portero’ a cena i volontari del comitato elettorale. E poi mettero’ la cifra a copertura del mio mutuo prima casa trentennale, non appartenendo alla categoria dei politici che comprano l’abitazione a loro insaputa”, conclude Renzi ribadendo di essere contrario al finanziamento pubblico dei partiti e dei giornali di partito.