ROMA, 28 MAR – I soldi, anche se tardi e forse non tutti, li vuole restituire. Luigi Lusi lo dice davanti ai pm, nello stesso interrogatorio in cui punta il dito contro i vertici del partito di cui amministrava le finanze, la Margherita, dicendo che alcuni “erano informati” dei movimenti del tesoriere sugli immobili.
Di nomi, però, Lusi non ne fa perché, spiega, “negherebbero”. E probabilmente finirebbero per portarlo in tribunale: altri guai che l’ex tesoriere vuole probabilmente evitare visto che la semplice restituzione dei soldi non estinguerebbe l’eventuale reato.
”Ribadisco l’intenzione di restituire tutto quanto della Margherita” ha detto Lusi ai pm che lo indagano per l’appropriazione di una ventina di milioni di euro dalle casse della Margherita. Parlando del valore dei suoi immobili, Lusi ha risposto che la villa di Genzano è valutabile 7 mln di euro.
Nel corso dell’interrogatorio Lusi ha anche detto che ebbe l’incarico di investire nel migliore dei modi la liquidità del partito, in gran parte rimborsi elettorali. ”Dell’acquisto di immobili – ha aggiunto – peraltro alcuni sapevano. Preferisco non fare nomi perché so bene che nessuno di loro confermerebbe le mie parole”.
Della circostanza Lusi ha parlato con i Pm in riferimento al ruolo di tesoriere svolto all’interno della Margherita. In particolare, ha sottolineato di aver operato allo scopo di creare una serie di ”posizioni finanziarie e/immobiliari di carattere fiduciario”, come riportato nel verbale di 6 pagine dell’interrogatorio. A cio’, ha aggiunto, furono utilizzate le societa’ ”Luigia’ e ”Ttt” ed era sottinteso che, finita la liquidita’ del partito, questi ”impieghi sarebbero stati dismessi, liquidati a vantaggio e nell’interesse della Margherita”.
Quanto alle spese personali, Lusi ha affermato che al termine del proprio mandato avrebbe fatto un consuntivo tra quanto da lui speso e le spettanze che ”ritengo mi competerebbero”. Alla domanda se avesse concordato con qualcuno tali spettanze, il senatore ha detto di ritenere di non rispondere alla domanda.
Vendita a favore della Margherita. ”Abbiamo ricevuto mandato dal sen. Luigi Lusi e da sua moglie, di procedere alla formalizzazione dell’offerta di cessione di quote della società Luigia Ltd dagli stessi detenuta in favore dei rappresentanti del movimento politico ‘La Margherita – Democrazia e Libertà”. Lo annunciano i legali di Lusi Luca Petrucci e Renato Archidiacono.
I difensori dell’ex tesoriere della Margherita, indagato dalla Procura di Roma per appropriazione indebita, si riferiscono alle quote della societa’ canadese riconducibile a Lusi. Luigia Ltd, ricordano i legali, ”venne costituita, secondo le indicazioni fornite dai clienti che ci hanno conferito mandato, dal sen. Lusi, per l’acquisizione e la gestione di patrimonio immobiliare con risorse finanziarie provenienti dal movimento politico ‘La Margherita – Democrazia e Liberta’ ”. I penalisti affermano, inoltre, che Lusi ”cosi’ come da lui rappresentato all’autorita’ giudiziaria, ritenne nella propria autonomia decisionale e, nell’ambito delle sue attribuzioni di tesoriere del su indicato movimento politico, di costituire e gestire fiduciariamente patrimonio immobiliare per conto del movimento politico”.
I difensori del parlamentare scrivono che ”Lusi, in conseguenza delle note vicende si e’ dismesso irrevocabilmente dall’incarico di Tesoriere di ”Democrazia e’ Liberta’ – La Margherita”, ragione per la quale non intende piu’ detenere la titolarita’ delle quote societarie”. La nota degli avvocati si conclude affermando che ”sara’ nostra cura, in virtu’ del mandato ricevuto, formalizzare ai soggetti titolari del potere di rappresentanza del movimento politico ”Democrazia e’ Liberta’ – La Margherita” l’offerta di cessione delle quote societarie”.