ROMA – “Nel fuori onda di Tgcom24 ho riconosciuto Bugani perché lavoriamo gomito a gomito e la sua voce la conosco bene. Lui si è dissociato pubblicamente da quelle parole, ma con me non ne ha parlato”. Lo ha detto in un’intervista esclusiva a Tgcom24 Federica Salsi, la consigliera comunale del Movimento a 5 Stelle, attaccata da Beppe Grillo e insultata dai compagni del movimento come testimoniato da un fuori onda esclusivo sempre trasmesso da Tgcom24.
“I consiglieri comunali a Bologna sono tre e quel video ne rappresenta solo due, l’informazione che è passata non è completa, è parziale. L’assemblea aveva chiesto che questo video fosse rifatto con tutti e tre. Io e Marco avevamo dato disponibilità di rifare il video con tutti e tre, aspettavamo che Bugani rispondesse e la risposta l’abbiamo trovata sulla stampa e diceva che, per mettere il video sul blog di Beppe Grillo, era necessario che io non ci fossi. Dalla riunione è emerso che sembra che siano stati Grillo e Casaleggio a chiedere un video di resoconto del nostro lavoro ma senza di me”.
“Mi aspettavo che Bugani volesse parlarne direttamente e che spiegasse cosa era successo. C’è il timore ad affrontare cose gravi che potrebbero generare discussioni e polemiche e non si sa come affrontarle. Se ho riconosciuto chi mi offende? Di questo preferisco non parlarne. Aspettavo che volessero affrontare loro la cosa”, ha aggiunto l’attivista del movimento.
“Mi sembrava opportuno, visto che le voci sono riconoscibili, che fossero le persone coinvolte a spiegare quello che era successo. Tra di noi ci sono stati confronti, ne abbiamo parlato in luoghi riservati. Abbiamo fatto incontri chiusi, sarebbe però opportuno fare degli incontri pubblici ma non ho idea se ci sia la volontà di affrontare pubblicamente questa cosa”.
Sul ruolo della televisione, Federica Salsi spiega:
“Sarebbe opportuno che i consiglieri del Movimento 5 Stelle potessero far conoscere il Movimento 5 Stelle attraverso la tv per come è adesso, per come lavora sul territorio, per come è strutturato, anche perché ci si possa fare a livello nazionale un’idea di come si sta lavorando. Grillo? Il suo ruolo è fondamentale perché catalizza le persone, senza di lui noi non verremmo ascoltati. Il problema è come vengono catalizzate queste persone, se si opera stimolando un confronto e una proposta alle soluzioni dei problemi è un catalizzatore positivo, se invece le persone vengono catalizzate sull’onda dell’emotività e del dissenso, non si crea proposta ma protesta”.
