Per mettere insieme una maggioranza ”ci rivolgeremmo al Parlamento”, spiega D’Ambrosio. ”Porteremmo un programma fatto di idee e punti chiave e diremmo ai parlamentari: decidete se questo governo merita la fiducia per le cose che vuole fare”.
Quanto al premier, ”non abbiamo nomi. Potremmo fare come con le Quirinarie, rivolgerci alla rete, oppure decidere in Assemblea”. Parlando di Silvio Berlusconi, ”l’agibilità politica, lo dico da presidente della Giunta delle elezioni della Camera, non c’è più”, afferma D’Ambrosio. ”Se Napolitano dovesse dargli la grazia o qualsiasi altra scorciatoia, se ne assumerebbe tutta la responsabilità davanti agli italiani, ma ci sembra impossibile che faccia una cosa del genere”.