ROMA – E’ Milena Gabanelli il candidato del Movimento 5 Stelle, selezionato al termine dei due turni di ”Quirinarie” online. Vince il “candidato di bandiera”, il non politico, il rappresentante della società civile. Già , ma se si arriva alla quarta votazione, quella in cui basta la maggioranza assoluta e non più quella dei due terzi, chi voteranno i Cinque Stelle? E’ infatti la quarta votazione quella decisiva. Se si arriverà a quel punto cosa sceglieranno di fare gli onorevoli-cittadini? Continuare a votare il proprio nome, magari col rischio di veder eleggere un presidente sgradito? O convergere col Pd, che a quel punto potrebbe tirare fuori il nome di Prodi, non inviso a Grillo e Casaleggio? Il rischio concreto è un nuovo caso Grasso, con alcuni parlamentari 5 Stelle a votare in propria coscienza “il meno peggio”. Sempre che questa volta il Movimento non decida di appoggiare il nome del Pd.
Il fronte dei parlamentari grillini non è omogeneo  e qualche sorpresa potrebbe accadere. Degli oltre 48mila aventi diritto ancora non è noto quanti abbiano votato, si sa però che i 5 Stelle hanno di gran lunga preferito i candidati non politici. Dopo la Gabanelli, i più votati sono stati, nell’ordine, Gino Strada, Stefano Rodotà , Gustavo Zagrebelsky, Ferdinando Imposimato, Emma Bonino, Giancarlo Caselli, Romano Prodi e, nono, Dario Fo. Commossa e soddisfatta la diretta interessata: ”Quando pensano che tu sia all’altezza di un compito così grande si può solo essere onorati, perché è altamente gratificante”. Gabanelli ha detto di essere ”assolutamente commossa e anche sopravvalutata”.
