ROMA – ”La fiducia a un governo con il Pd? Non posso escluderla”, il capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Senato, Nicola Morra, apre ad uno spiraglio e mette subito le mani avanti: “Naturalmente passando sempre da un momento assembleare”. Poi spiega che però ci vorrebbe prima un accordo su un programma di 5-10 punti.
Quali sono i temi sui quali la fiducia, all’epoca negata a Pierluigi Bersani, potrebbe finalmente concretizzarsi?
”Reddito di cittadinanza e riduzione dei costi della politica e della burocrazia”, ma anche ”la defiscalizzazione del lavoro e la giustizia nella politica, per un Parlamento pulito. Introducendo anche il limite dei due mandati. E poi, ancora, la ripartenza delle forme di attività della nostra tradizione produttiva. Senza dimenticare anche il tema delle pensioni d’oro”.
Tutti punti illustrati anche al presidente della Repubblica: ”Quando abbiamo parlato con lui di questi punti – riferisce Morra – Napolitano si è detto d’accordo”. ”Se il Pd si presenta da noi con cinque o dieci punti realizzabili, e realizzabili immediatamente – spiega – non posso escludere” che il M5s possa votare la fiducia e governare insieme ai democratici.
”E magari, prima, si potrebbero presentare cinque disegni di legge con le loro firme e anche le nostre”. E poi ”dovremmo valutare anche il valore e la correttezza delle persone, naturalmente”.