Molto inuitili e un po’ pericolose: così come sono, le ronde non piacciano a poliziotti e Carabinieri. I professionisti della sicurezza si mettono le mani nei capelli e alzano la voce contro le ronde di cittadini che si autonominano volontari della sicurezza e si autorganizzano per controllare il territorio. Il Sap, uno dei sindacati dei poliziotti, di Torino giudica tutta  l’operazione-ronde, quindi anche l’insistenza del governo sul tema, come “l’ennesimo bluff, visto che le risorse per le forze dell’ordine continuano a essere tagliate o incrementate in misura insufficiente alle reali esigenze”.
 Il sindacato dei poliziotti denuncia, inoltre, il “tentativo di lottizzazione delle ronde”, per cui ogni partito finisce per istituire propri gruppi di volontari grazie a fondi ad hoc previsti dal governo.
Anche il Cocer dei carabinieri, in un documento, definisce “impraticabile” la misura delle ronde, pone l’accento sulla mancanza in organico di quasi 10mila uomini e cita il caso di Padova, “dove scontri tra no-global e addetti alle ronde hanno creato preoccupazione ai cittadini e un dispendioso lavoro alle forze dell’ordine, intervenute per sedare i tafferugli”.
Previsti per i prossimi giorni incontri dei rappresentanti delle forze dell’ordine con il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio per ottenere chiarimenti e rassicurazioni.