Macchinette automatiche: l’Iva passa dal 4% al 10%

Macchinette automatiche: l’Iva passa dal 4% al 10%

ROMA – La merendina che alla macchinetta costava un euro? Da oggi costerà un euro e 10 centesimi. E’ l’effetto dell’aumentata Iva sui prodotti distribuiti dai distributori automatici in uffici e stazioni: è quello che ha stabilito il governo Letta nel suo ultimo decreto. E poteva andare peggio: l’Iva è passata dal 4 al 10%, ma nella bozza l’aumento doveva arrivare al 21%. Spiega il Corriere della Sera:

La soluzione raggiunta alla fine è un compromesso: l’aggravio dell’Iva previsto per gli alimenti e le bibite venduti con i distributori automatici negli edifici destinati alla collettività non passa dal 4 al 21%, come previsto, ma si ferma al 10%.

E quindi:

Il che significa in soldoni che chiunque vorrà prendere un caffè o uno snack in un ufficio o una scuola, utilizzando le pratiche e convenienti macchinette automatiche, dovrà sborsare qualche spicciolo in più. Un «caro merendina» che peserà su studenti e lavoratori, e che per questo era osteggiato da moltissimi parlamentari che avrebbero voluto mantenere sulla pausa caffè un’Iva agevolata. Ma che il governo ha fortemente voluto per far quadrare i conti: l’aumento al 10% della tassazione sui prodotti dei distributori automatici dovrebbe garantire all’erario, secondo una prima stima, 104 milioni di euro all’anno a partire dal 2014 e per i prossimi dieci anni. Anche questo era uno dei nodi discussi da governo e senatori per trovare le coperture e le modalità del decreto, che ora passa alla Camera per essere convertito prima del 5 agosto.

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Elisa D'Alto