Lombardo: “Berlusconi usa le Procure per farmi dimettere”

Raffaele Lombardo

Per il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, dietro alle accuse giudiziarie nei suoi confronti ci sarebbe un attacco del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.  Intervistato dal quotidiano La Repubblica il governatore racconta aver saputo da prima che sarebbero “piovuti attacchi politici quotidiani da parte del Pdl estremista e antigovernativo”.

Secondo Lombardo, quindi, Berlusconi avrebbe usato le Procure e le fughe di notizie per indurlo alle dimissioni, riprendere il controllo della Regione e viaggiare verso elezioni anticipate da tenersi ad aprile prossimo.

Lombardo sostiene di “essere stato bersaglio di due fughe di notizie, una sull’esistenza dell’inchiesta e una sulla richiesta d’arresto, entrambe puntualmente smentite dal procuratore di Catania”. Secondo il governatore dietro questa fuga di notizie c’é un disegno.

“Qualche procuratore – precisa – sta offrendo assist alla ricomposizione del Pdl in Sicilia, risolvendo una grana non da poco a beneficio di Silvio Berlusconi”. Ed è in quest’ottica che va letto anche l’incontro tra il premier e Micciché a Palazzo Grazioli. Un incontro che da strategico è diventato interlocutorio perché, intanto, è arrivata la smentita della procura sull’ipotetico arresto di Lombardo.

“Il Pdl nazionale e l’Udc siciliano – prosegue Lombardo – puntano alla caduta del mio governo con ogni mezzo per arrivare alle elezioni regionali a novembre. Rimossa l’anomalia siciliana per il premier si spiana la strada verso il voto anticipato nazionale: ad aprile prossimo si può tornare alle urne”.

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Emiliano Condò