Mafia, Napolitano: “Ci sono pericoli, vigileremo”

PORTELLA DELLA GINESTRA (PALERMO), 24 MAG – “Ci sono pericoli, vigileremo. Ma la situazione non e’ quella di tanti anni fa, del 1947 o del 1992″. Lo ha detto il presidente Giorgio Napolitano, al termine di una visita a Portella della Ginestra, dove nel 1947 ci la strage di braccianti che provocò 11 morti. ”In Italia ci sono problemi gravi e complessi e l’Italia deve essere unita per risolverli”, ha detto Napolitano sostenendo che esistono ”le risorse per assicurare un futuro” ai giovani.

Il presidente della Repubblica ha poi sottolineato: “Bisogna fornire prospettive di lavoro degno e durevole per tutti i giovani. Questo e’ il nostro impegno” e per anche per questo obiettivo l’Italia deve saper ritrovare ”unita’ e coesione”.

Tracciando una sorta di bilancio di questi due giorni passati, ieri a Palermo e oggi tra Corleone e Portella della Ginestra, il capo dello Stato ha definito ”un dovere” l’omaggio reso oggi al sindacalista Placido Rizzotto, a cui sono stati tributati i funerali di Stato a Corleone, ed una sosta a Portella della Ginestra, dove un monumento ricorda quella strage antica sui cui mandanti restano tutt’oggi tanti interrogativi.

”Era giusto tornare al punto di partenza, cioe’ a Corleone e a Portella, cosi’ ho chiuso l’arco”, ha spiegato il presidente augurandosi che stragi di questa portata ”possano non accadere piu”’. ”Era mio dovere venire qui – ha detto ancora – per portare la solidarieta’ e la vicinanza delle istituzioni repubblicane, e cioe’ di tutti gli italiani al di la’ di tutte le differenze politiche o sindacali, perche’ – ha concluso Napolitano – l’Italia deve essere unita per risolvere i gravi problemi” che affliggono il Paese.

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Elisa D'Alto