Magistrati “perplessi”, parlamentari della maggioranza “sorpresi” per la decisione del ministero dell’Interno di non includere il pentito Spatuzza nel programma di protezione. Il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, ha detto che la decisione della commissione del Viminale “è il primo segnale negativo che arriva dalla politica”. Il deputato Pdl e vicepresidente della commissione Antimafia, il finiano Fabio Granata, si è detto “colto di sorpresa” per la decisione.
Lari è pubblico ministero presso una delle procure che avevano richiesto il programma di protezione per il boss di Cosa Nostra: “In questi mesi di indagini difficilissime abbiamo ricevuto anche buste con proiettili e minacce di morte, ma mai avevamo avvertito resistenze nella ricerca della verità da parte della politica. Questo è il primo segnale che arriva dal mondo politico”.
Il magistrato ha spiegato che la decisione “mette in difficoltà ” i pm che stanno indagando: “Il collaboratore che ci ha consentito di riscrivere la verità sulla strage Borsellino potrebbe anche fare marcia indietro. Spero davvero che non accada. Siamo di fronte alla decisione di un organo amministrativo che non incide sui profili di attendibilità del collaboratore. Per noi Spatuzza resta attendibile”.
Granata, ribadendo la propria incredulità per la decisione del ministero dell’Interno ha sottolineato che “non è successo molte volte, a mia memoria, con tutte le procure che indagano sulle stragi del ’92 e ’93, cioé Firenze, Palermo e Caltanissetta, e la Superprocura antimafia, che ci fosse tanta collegialità nella richiesta. Non vorrei ora che la polemica si aprisse non tanto su ciò che Spatuzza ha detto ma su ciò che Spatuzza non ha detto”. “Ovviamente la decisione avrà delle motivazioni che la commissione Antimafia chiederà subito, già tra oggi e domani, al ministero dell’Interno. Le leggeremo con attenzione”.
Il ministro La Russa ha invece detto di condividere la scelta di escludere Spatuzza dal programma: “Non ha i requisiti per avere la protezione. Non posso dare torto alla commissione”.