Magistrati ricchi o poveri? Arriva sul sito il dossier con gli stipendi delle toghe

Da poco più di 2mila euro, che prende chi è appena entrato in magistratura e sta ancora svolgendo il tirocinio, fino ai quasi diecimila euro netti al mese, per il primo presidente della Cassazione.

L’Associazione nazionale magistrati dopo la pubblicazione del dossier, preparato in occasione del Salone della Giustizia di Rimini per smentire l’idea che le toghe italiane siano una categoria di fannulloni superpagati, ha messo sul proprio sito gli stipendi dei giudici.

È la prima volta che il sindacato delle toghe mette sul proprio sito le retribuzioni dei magistrati. E lo fa con una tabella articolata che segnala tutte le progressioni degli stipendi che , con la riforma dell’ordinamento giudiziario, sono legate al superamento delle valutazioni sulla professionalità.

Finito il tirocinio, cioè grosso modo dopo un paio d’anni, lo stipendio di un magistrato ordinario diventa quasi di tremila euro netti. (per l’esattezza 2.870).  Dopo la prima valutazione di professionalità, la retribuzione arriva a 3.600 euro netti, per poi continuare a salire a seguito dei successivi controlli che ora scandiscono la carriera di un magistrato (ma non tutti comportano l’aumento retributivo). Alla quinta valutazione di professionalità, che grosso modo corrisponde a 20 anni di servizio, lo stipendio netto è di 5.560 euro. E alla settima, cioè dopo 28 anni di esercizio delle funzioni arriva a 6.660 euro, sempre al netto. Il top lo raggiunge il primo presidente della Cassazione con 9.850 euro netti al mese, al lordo 19.337.

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