ROMA, 20 APR – Maglie strette per la norma del ‘Salva Italia’ sul divieto di cumulo di incarichi. Bankitalia, Consob e Isvap hanno varato i criteri per valutare la sussistenza di cariche incrociate. La soglia dimensionale dei soggetti e’ stata posta nella fascia bassa a 47 milioni di euro per ampliare il piu’ possibile la platea di societa’.
In particolare la norma del decreto ‘Salva Italia’ risponde all’esigenza di evitare situazioni potenzialmente lesive della concorrenza ma presenta alcuni elementi di complessita’ sotto il profilo applicativo, notano le autorita’. Quesiti e dubbi interpretativi sono stati avanzati da parte dei soggetti destinatari della norma, associazioni di categoria e studi legali. Per promuoverne un’applicazione agevole e uniforme da parte del mercato e assicurare trasparenza e coordinamento dell’operato delle Autorita’ di Vigilanza che sono chiamate a garantirne il rispetto, la Banca d’Italia, la Commissione Nazionale per le Societa’ e la Borsa (Consob) e l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo (Isvap) hanno cosi’ pubblicato sui propri siti web i criteri ai quali in attesa di ulteriori chiarimenti normativi si atterranno, ciascuna per il proprio settore di competenza, qualora debbano valutare la sussistenza di cariche incrociate in violazione della legge. I lavori sono stati svolti nell’ambito di un ”tavolo tecnico”, istituito presso il ministero dell’Economia e delle finanze. L’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato ha fornito la propria collaborazione e condivide i criteri individuati.