Italia ed Europa strette nella morsa del freddo e del maltempo. Altro che primavera. Nel nord Italia continua a nevicare, dalla Val D’Aosta al Trentino Alto Adige, dove a causa di una frana è stata chiusa la statale 12 del Brennero. Si attende la piena del Po mentre le precipitazioni si stanno spostando verso il centroitalia dove per domani si prevedono forti piogge accompagnate da potenti raffiche di vento. Ma non è tutto. In Costa Azzurra le raffiche di vento e soprattutto le grandi mareggiate potrebbero mettere a serio rischio il festival di Cannes, che dovrebbe iniziare il 12 maggio prossimo. Alcune strutture già predisposte per il festival, infatti, sono state pesantemente danneggiate dalle forti onde.
Po. A causa delle piogge su Piemonte e Lombardia c’è stato un innalzamento delle acque del Po e nella mattinata di domani è previsto il superamento del livello di attenzione alla stazione idrometrica di Piacenza. Il picco massimo previsto è di 5.000 metri cubi/al secondo, una quantità pari al 50% della portata massima del fiume. «La situazione non è di pericolo e l’allerta corrisponde a motivi precauzionali», ha precisato il direttore della Protezione Civile emiliano-romagnola Demetrio Egidi.
Lecco e provincia. Allagamenti, blackout elettrico, smottamenti e bacini ai livelli di guardia in provincia di Lecco dopo l’ennesima giornata di maltempo con violente precipitazioni. Allagamenti si sono registrati in vari comuni del territorio con rallentamento del traffico sulle principali vie di comunicazione come la Superstrada 36 Milano-Lecco-Colico fino al confine con le province di Como e Sondrio. A Lecco nel pomeriggio l’allagamento di una cabina elettrica ha provocato un blackout in varie zone della città con disagi anche in questo caso per il traffico con lo spegnimento di semafori. Sotto osservazione il livello del fiume Adda, soprattutto a sud della zona della diga di Olginate (Lecco). Smottamenti si sono poi registrati sui due versanti della Valle San Martino al confine con la provincia di Bergamo.
Nel parmense allagata la casa di Giuseppe Verdi. La pioggia caduta nel primo pomeriggio sulla provincia di Parma ha aggravato la situazione del parmense, già molto difficile dopo le precipitazioni della scorsa notte. In montagna è stata chiusa al traffico per frana la provinciale 69 della Valcenedola e i tecnici stanno intervenendo anche lungo la provinciale 28, in località Viazzano, per la presenza di fango e acqua sul manto stradale.
La situazione più grave per la popolazione è stata invece registrata nella Bassa tra Torricella e Sissa dove un gruppo di abitazioni è stato invaso da oltre 80 centimetri di acqua. Nella zona è interrotta, in località San Nazzaro, la strada che congiunge Coltaro e Sissa mentre per l’ennesima volta la Casa Natale di Giuseppe Verdi a Roncole di Busseto è stata invasa dalla pioggia. Sottopassi e scantinati invasi dall’acqua anche a Colorno, Trecasali, Torrile e Salsomaggiore. Smottamenti sono stati segnalati invece nei pressi di Ramiola mentre a Felegara, in un sottopasso allagato, un’auto in panne ha costretto l’autista a uscire praticamente a nuoto dalla vettura.
A Collecchio la tangenziale è stata invasa dalla pioggia come il vicino Centro Sportivo del Parma Fc dove, per raggiungere gli spogliatoi, i giocatori hanno dovuto farsi aiutare da un mezzo anfibio. Decine e decine gli interventi dei Vigili del Fuoco che nelle operazioni di aiuto sono supportati anche dai volontari della Protezione Civile.
Palazzina evacuata nel Bresciano. Una palazzina di quattro appartamenti è stata evacuata a Fenili Belasi, frazione di Capriano del Colle nel Bresciano, in seguito allo straripamento del fiume Garza. Nella zona si è verificato anche uno smottamento di terreno e pare che la palazzina stessa abbia evidenziato una perdita di stabilità. Sono state quindi ospitate dall’amministrazione comunale le 12 persone che vivono negli appartamenti evacuati. Nessuno è rimasto ferito.
Agricoltori cremonesi chiedono lo stato di calamità. La Libera associazione agricoltori cremonesi ha chiesto lo stato di crisi per i gravissimi danni provocati in provincia di Cremona dalla pioggia incessante. Colture allagate in tutta la provincia, con una situazione particolarmente critica nel Casalasco; forti apprensioni per il mais appena seminato ma anche timori per il pomodoro, l’erba medica, il loietto e i cereali in genere; canali traboccanti e danni pure a strutture, a cominciare da alcune stalle invase dall’acqua.
“Siamo decisamente preoccupati per quanto sta accadendo in queste ore – ha riferito ieri il presidente della Libera Antonio Piva – le piogge violente hanno ulteriormente aggravato una situazione che, a causa di una primavera piuttosto particolare, era già decisamente penalizzante per il settore, con agricoltori che hanno potuto seminare solo in parte le loro proprietà o, in alcuni casi, non hanno proprio potuto farlo. Gli allagamenti, adesso, mettono a repentaglio i raccolti: il mais rischia di essere soffocato, i pomodori appena trapiantati anche. Una stima esatta potrà essere fatta solo nei prossimi giorni ma lo scenario che si sta profilando consente di prevedere danni per svariati milioni di euro”.
Neve. La perturbazione che sta interessando la Valle d’Aosta da alcuni giorni ha portato oggi la neve all’imbocco dei trafori del Monte Bianco (al confine con la Francia) e del Gran san Bernardo (Svizzera). Attualmente è regolare la circolazione al Bianco e sull’ultimo tratto dell’autostrada A5 che dà accesso all’impianto, che nel pomeriggio era stato chiuso.
E’ consigliato l’utilizzo di veicoli equipaggiati per la circolazione invernale. In prossimità del traforo del Gran San Bernardo la circolazione è stata interrotta per qualche minuto nel tardo pomeriggio di oggi per una pianta caduta sulla strada a causa della neve. Il transito è ora regolare.
Costa azzurra. Una grave perturbazione in Costa azzurra ha provocato delle mareggiate con onde di sei metri ma in queste ore comunque la situazione sta lentamente tornando alla normalità. È iniziata la valutazione dei danni, in particolare a Cannes e Nizza, sulla «promenade des Anglais» che era stata chiusa al traffico.
«I danni sono limitati quasi del tutto agli stabilimenti balneari: la promenade è stata riaperta, i tunnel anche, i marciapiedi sono stati puliti, i servizi tecnici hanno lavorato tutta la notte», ha detto Benoit Kandel, primo assistente del sindaco di Nizza.