Riforma pensionistica: le cose da fare subito
1. Elevare l’età pensionabile (*)
– Come nel pubblico impiego, elevare a 65 anni dal 2012 l’età per il pensionamento di vec¬chiaia delle donne del settore privato.
– Anticipare al 2012 l’avvio del previsto meccanismo di aggancio automatico dell’età pensio¬nabile all’aumento della speranza di vita.
– Portare a 62-68 anni la forcella di età di pensionamento flessibile prevista nel regime contri¬butivo.
2. Riforma delle pensioni di anzianità
– Abolire l’attuale sistema delle pensioni di anzianità.
– Consentire il pensionamento anticipato rispetto all’età di vecchiaia (65 anni per tutti e gra¬dualmente incrementata in base all’aumento della speranza di vita), ma solo con una corre¬zione attuariale della prestazione commisurata agli anni di anticipo.
– Prevedere un regime transitorio per il calcolo della pensione ovvero della valorizzazione dei versamenti contributivi di coloro che matureranno il requisito dei 40 anni di anzianità con¬tributiva entro i prossimi 4 anni.
– In ogni caso, la pensione non può essere erogata prima dei 62 anni di età.
3. Abrogare tutti i regimi speciali
– Eliminare dal 1.1.2012 tutti i regimi speciali previsti dall’INPS e dai diversi Enti previdenziali. In questo modo, si eliminerebbero privilegi che non trovano alcuna giustificazione.
( ) Dal 2013, compatibilmente con l’andamento dei conti pubblici, dovrà essere eliminato il sistema delle fi¬nestre mobili.
