Chiunque abbia un reperto archeologico mai denunciato, potrĂ ottenere il deposito per 30 anni. La sanatoria prevede infatti un pagamento di un terzo del valore presunto. Un provvedimento piĂ¹ volte proposto ma sempre accolto dalle proteste delle associazioni che tutelano il patrimonio artistico.
Modifiche al “condono archeologico” sono ancora possibili, ma un punto in comune le varie versioni dell’articolo ce l’hanno: finire dentro la manovra finanziaria (all’interno del maxi emendamento con le modifiche che il governo presenterĂ ) e giungere in porto blindate e sicure.
In sostanza chiunque detenga un reperto mai denunciato, in Italia o all’estero, e dunque in violazione della legge, puĂ² ottenere dallo Stato una “concessione in deposito” della durata di trent’anni, rinnovabili, e puĂ² anche trasferirlo in ereditĂ . Il tutto dichiarando il possesso e pagando una somma che si aggira intorno a un terzo del valore di quel bene.
