ROMA, 7 LUG – ''Il problema e' semplice: avevamo promesso uno rivoluzione, ci ritroviamo all'ordinaria amministrazione''. Il ministro per i Beni culturali Giancarlo Galan, intervistato dalla Stampa, critica la manovra economica, spiega che ''il governo terra' perche' c'e' e comunque ancora non ce n'e' un altro'', ma ammette che ''qualcosa s'e' rotto''.
''Purtroppo questa manovra e' ordinaria, cosi' come lo sono tutte le politiche che facciamo'', lamenta Galan. ''Tremonti e' bravo, capace, stimato, ma e' ordinario, e in queste situazioni gli uomini ordinari portano i governi sotto il 20%''. ''Nel nostro programma si promette di tagliare i privilegi – sottolinea l'ex governatore del Veneto – e invece ci siamo ritrovati una manovra che aumentava il bollo alle auto. Penso che Visco non avrebbe fatto una manovra tanto diversa da questa''. Per Galan ''Berlusconi ha subito ricatti su ricatti. Ho iniziato a capire che le cose non andavano quando ha cominciato a dire che molte scelte le aveva subite. Berlusconi e' uno fuori dal comune, gli altri sono medi, per questo non puo' dire che le scelte non le governa''.
''Dovevamo cambiare tutto e non lo abbiamo fatto. Essere garantisti non vuol dire candidare oggi quelli che all'epoca non avevamo candidato'', prosegue Galan. Adesso ''spero che Alfano riesca a invertire la rotta ma non sara' facile. E serve soprattutto Berlusconi al fianco che governi, che sia presente, ma alla riunione dei deputati di lunedì scorso era assente''.
