“Con la manovra siamo nei tempi giusti, dice il senatore Maurizio Gasparri. Si è votato per la prima volta il 25 settembre, il Governo è nato nel rispetto dei tempi istituzionali e la legge di bilancio è stata presentata non appena possibile.
Si poteva fare di più ma due terzi della manovra sono destinati al caro energia per aiutare famiglie e imprese.
Nonostante queste difficoltà, il 31 dicembre sarà approvata la manovra quindi siamo nei tempi giusti.”
Nessuna ipotesi condono, basta bugie
“Per quanto riguarda la pressione fiscale- continua il senatore forzista- non c’è stata nessuna ipotesi di condono ma soltanto il tentativo di porre riparo a errori materiali che possono portare a contenziosi.
In sostanza si cerca di aumentare, in futuro, gli incassi dello Stato a fronte di cifre che rischiano di non essere mai più recuperate.
La norma è partita dal ministero dell’Economia gestito dal ministro Giorgetti della Lega e dal viceministro Leo di Fratelli d’Italia che hanno chiesto una sorta di consulenza giuridica al ministero della Giustizia, in particolare al viceministro Sisto. Quindi un’iniziativa condivisa da tutte le forze politiche che sarà successivamente esaminata con l’obiettivo di aumentare gli incassi e di non realizzare nessuna impunità.
I condoni si verificano quando si cancella un pagamento, in questo caso invece si discuterà in futuro di far pagare tutti e soltanto a pagamento completato si potranno escludere sanzioni. Questa è la verità e basta bugie da parte dell’informazione e di tanti altri”.
Sostegno alla cultura per i giovani con meriti o meno possibilità
“18app diventa Carta cultura, chiarisce Gasparri che continua:
“Una misura sociale che andrà ad agevolare i ragazzi con i voti più alti a scuola e quelli con un reddito più basso.
Sono rimasto trasecolato quando ho visto gente di sinistra contestarlo.
Dobbiamo mettere i giovani meno ‘abbienti’ nella condizione giusta di frequentare l’industria della cultura”.
Renzi si informi nessuno ha cancellato carta cultura
“L’unico che mente consapevolmente è il senatore Renzi, commenta Gasparri.
“I soldi per la Carta Cultura Giovani ci sono eccome: 230 milioni che già erano stati messi a bilancio per quest’anno e che non erano stati utilizzati. Il senatore Renzi si informi bene prima di offendere e attaccare a sproposito un Ministro.
L’unica cosa chiara è che a Renzi non sta a cuore il futuro dei giovani, che strumentalizza spregiudicatamente. L’unico cruccio dell’egocentrico senatore Renzi è con tutta evidenza che sia stata cancellata l’app causa di truffe che portava il suo nome.
Peraltro è più che giusto dare più mezzi a chi ha famiglie con minori redditi.
Gli inventori della vecchia app non avevano a cuore principi di equità sociale” conclude il senatore forzista.
Proroga bonus barriere architettoniche
“La proroga del bonus 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche inserita nella manovra rappresenta un obiettivo importante voluto da Forza Italia che sostiene da anni queste battaglie a fianco di associazioni come FIABA che danno voce e speranza alle persone con disabilità. C’è grande bisogno di strumenti semplici ed efficaci come questo per risolvere l’annoso problema delle barriere architettoniche. Si tratta di una vittoria per il Paese intero. Rendere le nostre città più accessibili a chi presenta una ridotta mobilità, anche temporanea, è infatti un obiettivo decisamente più vicino grazie a provvedimenti come questo”, conclude Gasparri.
I penultimi passi della manovra
Nella serata del 22 dicembre il governo, verso le 20.30, ha posto la questione di fiducia alla legge di Bilancio in seguito ai rilievi della Ragioneria dello Stato. La votazione sulla fiducia si terrà oggi 23 dicembre alle 20:30, mentre le dichiarazioni di voto cominceranno alle 19.
Successivamente saranno votate le tabelle e gli ordini del giorno. Al termine si riunirà il Consiglio dei ministri per la nota di variazioni al bilancio cui seguiranno le dichiarazioni di voto e il voto finale al provvedimento, previsto verso le 6 del mattino del 24 dicembre, Vigilia di Natale. La manovra sarà poi inviata al Senato per l’ultimo, definitivo passaggio parlamentare.