
Il premier Draghi con il ministro dell'Economia Franco (foto Ansa d'archivio)
Il governo ha approvato il Documento programmatico di bilancio che anticipa la legge di Bilancio. Malgrado non siano stati ancora sciolti tutti i nodi della manovra 2022, il documento è stato inviato a Bruxelles. Al momento infatti, la manovra è stata delineata solo negli aspetti principali ed è stata definita l’entità, 23 miliardi, ed anche la ripartizione delle risorse. I Soldi arriveranno dalla crescita del Pil superiore al previsto, che ha indotto il Governo ad aumentare il deficit 2022 dal 4,4% al 5,6%.
Tra le misure approvate c’è il rinvio della plastic tax e della sugar tax. Arriva il tanto atteso taglio dal 22% al 10% dell’Iva sui prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Si pensa ad aumentare il finanziamento per il reddito di cittadinanza inserendo dei paletti. Quota “102” servirà ad ammorbidire lo scalone Fornero che costringerebbe ad aspettare i 67 anni per dire addio al lavoro. Su questo tema però i ministri leghisti si sfilano esprimendo delle “riserve politiche”.
Sono queste alcune delle misure comunicate da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri che, nella sera di martedì 19 ottobre, ha approvato il documento programmatico di Bilancio.
Manovra, taglio Iva su assorbenti al 10%
Il taglio dell’Iva sugli assorbenti non soddisfa del tutto le richieste che puntavano a scendere al 4%. Viene comunque giudicato come un passo avanti significativo. La novità era nell’aria fin dal pomeriggio di ieri, tanto che l’intergruppo della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità aveva espresso soddisfazione per l’attenzione riservata al tema.
L’intergruppo aveva segnalato il fatto che “il ciclo non è un lusso. Lo diciamo da tempo e da tempo ci impegniamo perché questa consapevolezza diventi un atto concreto. Va superata una tassa ingiusta, che tratta beni di prima necessità come fossero beni di lusso. Bisogna dare un aiuto reale alle tante ragazze e alle tante donne che, in Italia, hanno pagato pesantemente la crisi”.
Taglio del cuneo fiscale da 8- 9 miliardi
Al capitolo dedicato al cuneo fiscale dovrebbero arrivare 8-9 miliardi. Nel Governo la discussione è accesa su come intervenire per ridurre l’Irpef. Tra le ipotesi c’è quella di costruire in legge di bilancio un fondo destinato alla riduzione della pressione fiscale da attivare poi con successive misure attuative.
Per il taglio delle tasse, una parte delle risorse sarebbero già state individuate. Due miliardi sono già a bilancio. Altri 4,3 sarebbero frutto dei maggiori incassi da lotta all’evasione certificati come strutturali.
Pensioni: addio quota 100. Ministri leghisti esprimono “riserve politiche”
La questione dell’addio a quota 100 è un punto molto sensibile per la Lega, impegnata se non altro per motivi elettorali ad evitare un brusco ritorno alla Fornero. In manovra potrebbe quindi essere introdotta nel 2022 “Quota 102”, un meccanismo che consentirebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (ci rientrerebbero poco meno di 50mila persone), per arrivare nel 2023 a”Quota 104″. Questo consentirebbe di ammorbidire lo scalone della Fornero che costringerebbe ad aspettare i 67 anni per dire addio al lavoro.
I ministri leghisti sono molto sensibili al tema. Per questa ragione hanno espresso delle “riserve politiche” che saranno oggetto di discussione nelle prossime settimane. Si cercherà di trovare un accordo entro la fine dell’anno.
Reddito di cittadinanza
La misura bandiera del Movimento 5 Stelle sarà riconfermata, ma passerà attraverso una revisione. Ci sarà con ogni probabilità un rafforzamento dei controlli preventivi e delle procedure per ottenerlo, e un meccanismo che incentiva a tornare sul mercato del lavoro. Nel caso di rifiuto di un’offerta, infatti, verrà decurtato l’assegno con un sistema simile a quello della Naspi.
Per quanto riguarda i fondi, con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo da circa 1 miliardo per il 2022. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, dovrebbero esserci a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest’anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia.
Prorogato il superbonus ma solo per i condomini
Tra le altre misure approvate c’è la proroga al 2023 del Superbonus, ma limitato ai condomini. Sarebbero dunque escluse le villette unifamiliari. Tra gli altri bonus edilizi sarebbero confermati per il 2022 il credito d’imposta al 50% e quello al 65%. Il bonus al 90% per il rifacimento delle facciate sarebbe almeno per il momento escluso. Il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano, spiega che probabilmente ci sarà una proroga: “Tutti gli incentivi per l’edilizia hanno dato ottimi risultati, rivelandosi decisivi per la ripartenza”.
Bonus tv e decoder
Rifinanziati invece i bonus Tv e decoder: fino a 100 euro per rottamare la vecchia tv, senza limiti Isee, e 30 euro per i decoder ma per chi ha un Isee sotto i 20mila.
Bollette
L’intervento è più urgente che mai, visto che i prezzi dell’energia non scenderanno per il momento, anzi, le oscillazioni potrebbero portare a ulteriori aumenti almeno fino alla fine dell’inverno. Ci sarà quindi uno stanziamento di un miliardo per il taglio delle bollette energetiche, e le risorse dovrebbero confluire in un apposito fondo che sarà creato con la manovra.
Ammortizzatori
La riforma degli aiuti per chi perde il lavoro è ancora in via di definizione, ma si lavora per dar loro un taglio universalistico. C’è ancora una settimana per definire tutto e superare, ad esempio, i dubbi della Lega sull’aumento delle contribuzioni da parte delle imprese più piccole. L’obiettivo è riformare ammortizzatori e politiche attive, con un percorso di formazione e reinserimento analogo per i percettori di Rdc, di Naspi o di altri ammortizzatori. Dovrebbero essere inoltre inseriti esoneri contributivi per lavoratori provenienti da imprese in crisi e rifinanziamento delle misure per l’autoimprenditorialità giovanile e femminile.
Famiglia
La manovra indirizzerà fondi anche alle famiglie, per intercettare i loro bisogni. Ad esempio, dovrebbe rendere strutturale il congedo di paternità di dieci giorni. E incentivare il lavoro femminile con una decontribuzione, in particolare per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità. Inoltre, aumenteranno i fondi per la gratuità dei libri testo nella scuola dell’obbligo
Sanità
Il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19.
