ROMA – ''Sono abrogate, a decorrere dal primo gennaio 2012, tutte le norme che dispongono la conservazione nel conto dei residui'', cioe' le somme stanziate ma non spese dalla Pubblica Amministrazione, ''per essere utilizzate nell'esercizio successivo, di somme iscritte negli stati di previsione dei Ministeri''. E' quanto prevede la bozza della Manovra, precisando che vengono esclusi dalle nuove norme i fondi del personale, occupazione, opere strategiche e per le aree sottoutilizzate''. Oggi la Corte dei Conti ha quantificato in 108 miliardi l'ammontare dei residui passivi dell'intera amministrazione pubblica.
