ROMA – "Questa manovra è un regalo alle banche che vale oltre due miliardi di euro". A dichiararlo è il vice capogruppo della Lega Nord alla Camera, Alessandro Montagnoli, sulla base della relazione tecnica sulla manovra dalla quale risulta che le somme prelevate dai cittadini per essere date alle banche superano gli oltre due miliardi di euro. Nello specifico si legge che lo Stato garantirà in maniera incondizionata e irrevocabile le passività delle banche italiane e delle loro obbligazioni, con un fondo di 200 milioni di euro per gli anni 2012-2016 compresi, per un totale di un miliardo di euro.
"E lo hanno tenuto nascosto senza dire in conferenza stampa uno dei punti principali della manovra – spiega Montagnoli – ovvero che sarà lo Stato a prestare soldi per ripianare i debiti delle banche. Che è cosa ben diversa dall'operazione fatta nella manovra di fine 2008 per garantire i conti correnti e i risparmi dei cittadini qualora l'istituto bancario fallisse. Il governo Monti – dice Montagnoli – invece ha visto bene di usare le garanzie statali per tutelare gli interessi delle banche e non quelle dei risparmiatori".
"Ma non è finita – dati alla mano – a quest'ultima cifra vanno aggiunti 400 milioni di euro l'anno per il triennio 2012-2014 per un totale di un miliardo e duecento milioni di euro. Le somme prelevate dai cittadini per essere date alle banche sono dunque oltre due miliardi di euro. Su questa somma però non viene in alcun modo tenuto conto del rischio che lo Stato si assume nel garantire i debiti delle banche".
"Questa manovra – afferma un altro leghista, Massimo Bitonci, capogruppo in commissione Bilancio – non giova di certo ai cittadini, bensì al sistema bancario. Costringeranno tutti a utilizzare carte di credito e bancomat, gravando le spese di questa scelta su cittadini e commercianti, mentre le banche vedranno ingrossare i loro introiti con i costi di emissione e di gestione delle carte stesse. A questo proposito – anticipa Bitonci – presenteremo alcuni emendamenti per fare in modo che le banche non addebitino ai clienti nessuna spesa per i bonifici e per l'utilizzo delle carte di credito".
"In Aula vedremo – conclude Bitonci – se Monti sarà il salvatore del Paese o delle banche".