ROMA – La manovra taglia per tutti, tranne che per i politici: come scrive Franco Bechis su Libero, i tagli alla Casta porteranno nelle casse statali zero euro. Infatti, spiega il giornalista, se anche alcune norme (come il contributo di solidarietà dei parlamentari) “davvero verranno applicate, saranno i bilanci di Camera e Senato a beneficiarne e non lo Stato”. Invece, “per quel che riguarda la riduzione del numero di consiglieri e assessori regionali si scrive che certo ci «saranno effetti migliorativi sui saldi di finanza pubblica. I conseguenti risparmi di spesa potranno essere verificati a consuntivo e pertanto non vengono prudenzialmente quantificati»”.
Ma c’è di più, prosegue Bechis: “La soppressione, scrive il Tesoro, «determina un effetto finanziario positivo sui saldi di finanza pubblica, che, allo stato attuale, non si è in grado di quantificare». La riduzione di consiglieri e assessori? «Non si ascrivono effetti finanziari positivi sui saldi di finanza pubblica, in quanto la conseguente minore spesa per le province interessate, tenuto conto dei vincoli posti dalle regole in materia di patto di stabilità interno, determina un verosimile corrispondente incremento delle restanti spese». Vale a dire: se tagliano, poi si giocano i risparmi spendendo in altro”.
I parlamentari, sostiene Bechis, non faranno spendere meno lo Stato sotto diverse voci: “Nessun risparmio indicato nemmeno per la norma che impedisce agli onorevoli di volare in business class. E si capisce: possono volare solo Alitalia, e il 95% dei loro voli è su tratte nazionali, dove non esiste la business: una beffa”.
I cittadini “comuni”, è l’amara considerazione di Bechis, dalla manovra verranno toccati eccome: “Meno beffa è il fisco futuro: il decreto modifica I’Ipt, l’imposta provinciale di trascrizione, e assicura che ci saranno nuove entrate. Come alza i tetti delle addizionali Irpef comunali e regionali, e arriveranno altre tasse non quantificate perché non le metterà il governo centrale”.
